Siamo al giro di boa della formazione del nuovo esecutivo e gli occhi sono ormai tutti puntati sulle reazioni, interne ed esterne al paese, nei confronti dei risultati elettorali.
La divisione dei politici europei e la preoccupazione per l’UE
Oltre a quelle delle principali testate giornalistiche straniere, raccolte dalla nostra redazione in un articolo, grande interesse hanno suscitato le parole dei singoli leader dei governi europei e oltreoceano, chi più chi meno caloroso nell’accoglienza della nuova maggioranza parlamentare italiana.
Mentre il premier ungherese Orban e quello polacco Morawiecki hanno immediatamente manifestato il proprio entusiasmo, il messaggio giunto da altri Stati, come la Francia, è stato più confuso, con l’auspicio del presidente Macron al prosieguo della collaborazione con la nuova maggioranza che è sembrato più un doveroso correttivo rispetto a quanto espresso dalla sindaca di Parigi Hidalgo e dalla prima ministra Borne, che un vero e proprio messaggio augurale.
L’aspetto che più preoccupa nel panorama internazionale è infatti l’approccio che il nuovo esecutivo terrà nei confronti dell’UE e in merito è il portavoce del governo tedesco a esprimersi chiaramente, auspicando che l’Italia rimanga molto favorevole all’Europa.
Al momento i mercati reggono bene: la nuova maggioranza garantisce stabilità
Ma non sono solo le sorti dell’Italia in Europa e la continuità dell’attuale linea a occupare i pensieri dei più: sorvegliati speciali, infatti, sono i mercati finanziari, già punteggiati dalle difficoltà sanitarie, dall’inflazione e dal conflitto in Ucraina.
Per il momento non ci sono stati grandi scossoni, anzi Piazza Affari ha chiuso positivamente la prima seduta dopo le elezioni.
Gli analisti ritengono che il risultato delle elezioni, perfettamente in linea con le previsioni, possa determinare reazioni tranquille, inoltre l’ampia maggioranza riscossa sarebbe un segno di stabilità e quindi un elemento estremamente positivo per i mercati. Un’ottima notizia quindi per i risparmiatori, che non si trovano a dover affrontare le pessime risonanze del 2018, di cui ancora oggi stiamo pagando il dazio.
Seppure si debba attendere la formazione e l’insediamento del nuovo governo, al momento sembra che gli italiani possano convalidare la fiducia nei propri portafogli finanziari, soprattutto negli investimenti spalmati sul lungo periodo come il piano di accumulo. Queste particolari tipologie di investimento risultano infatti specificamente adeguate a periodi economici travagliati, per via dell’intrinseca capacità di mitigare le oscillazioni del mercato proprio attraverso il frazionamento dell’investimento in piccoli e periodici versamenti.
Non ci resta dunque che aspettare che i nuovi eletti prendano posto in Parlamento, il cui insediamento è previsto per il prossimo 13 ottobre, mentre per la formazione dell’esecutivo occorrerà attendere almeno un mese.