Nettuno. Era la sua ”padrona” e il suo incubo peggiore. O meglio, per usare un termine tecnico del gergo professionale: era la sua pappona. La spingeva a prostituirsi, a donare il suo corpo in cambio di denaro, e poi ne pretendeva una percentuale cospicua.
Appartamento a luci rosse a Nettuno
Ad ogni prestazione consumata, c’era una fetta che le spettava. Inoltre, aveva allestito anche una vera e propria ”sala dei piaceri” all’interno di un appartamento situato al centro di Nettuno. Sui clienti, poi, bisognava essere democratici e egalitari: di ogni estrazione sociale, di ogni tipologia, purché avessero la grana e fossero in grado di pagare.
La donna era allo stremo, sfruttata in ogni dove dalla sua connazionale che aveva, dunque, messo su un ampio giro di clienti che la sua protetta doveva soddisfare. Solo l’intervento dei carabinieri, dopo indagini, è riuscito a spezzare questa circolo di sfruttamento e prostituzione.
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Sfruttava la connazionale ed estorceva denaro
I Carabinieri della Stazione di Nettuno hanno arrestato una cittadina cinese, 54enne, per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Come detto, la donna incriminata sfruttava un’altra donna connazionale, pretendendo una percentuale su ogni prestazione eseguita all’interno di un appartamento nel centro di Nettuno, a favore di clienti di ogni estrazione sociale. I servizi offerti erano anche pubblicizzati tramite siti internet dedicati e sponsorizzazioni varie.
Le indagini e il blitz dei Carabinieri
Dopo una breve attività di indagine che ha portato a scoprire le attività che si svolgevano all’interno dell’appartamento, i Carabinieri hanno fatto scattare il blitz. L’appartamento è stato sequestrato, con l’applicazione dei sigilli per evitare l’accesso a terzi. Contestualmente sono stati sequestrati denaro contante e diversi cellulari utilizzati per organizzare gli incontri. Infine, presso il Tribunale di Velletri, l’arresto è stato convalidato e la donna è stata sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa del processo.