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Roma. Colpito da emorragia celebrale mentre lavora, diventa tetraplegico: il web si mobilita per aiutarlo

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Raccolta fondi per Claudio

“Aiutateci a riportare nostro papà a casa: un giorno è solo uscito per andare a lavorare e da allora non è più tornato”. Chiara e Ilaria Intilia sono le figlie di Claudio, colpito da emorragia cerebrale lo scorso 22 gennaio e ancora allettato in ospedale. Su GoFundMe hanno avviato, da Roma, una raccolta fondi per farlo tornare a casa.

“Da uomo di 68 anni, sportivo (correva 20 km al giorno tutti i giorni, una volta a settimana a 3000 mt in montagna) – raccontano – oggi il nostro papà è una persona gravemente invalida che ha bisogno di un’assistenza continua. Tetraplegico, allettato, con catetere e tubo per la nutrizione, per ora riesce solo ad aprire gli occhi e guardarsi intorno”. “Purtroppo la sanità italiana – spiegano – dopo un breve periodo di riabilitazione, prevede che il paziente venga dimesso e trasferito in una struttura di mantenimento aspettando l’evento fatale”.

Le speranze per Claudio

“I medici però – continuano – ci dicono che potrebbe ancora migliorare grazie agli stimoli di casa sua, della famiglia e degli amici. Per questo, insieme a nostra madre, abbiamo deciso di riportarlo a casa con noi”. “Solo per sistemare la casa – osservano le sorelle Intilia – la spesa è di circa diecimila euro. I costi poi a cui andremo incontro ogni mese – aggiungono – saranno di circa 60mila euro l’anno”.

“Papà – scrivono – faceva il tassista e nostra mamma si è occupata di noi da sempre. I risparmi sono molto pochi e noi figlie, occupate quotidianamente nella gestione sanitaria e burocratica per le cure di nostro padre, abbiamo dovuto togliere tantissimo tempo al lavoro”.

Grazie a più di cento donazioni Chiara e Ilaria hanno raccolto 6.200 euro. La campagna è raggiungibile al link https://gf.me/v/c/gfm/aiutiamo-pap-a-tornare-a-casa 

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