Momenti di paura giovedì mattina alle porte di Roma, quando un ragazzo, in preda ai fumi dell’alcol, ha prima aggredito la madre e la sorella, distruggendo la loro abitazione, e poi minacciato i carabinieri intervenuti a difenderle. È successo giovedì mattina in pieno centro storico a Nemi, ai Castelli Romani.
Tutto ha avuto inizio perché la mamma del ragazzo ha negato al figlio le chiavi della macchina. Al giovane, un 23enne, infatti, era stata ritirata la patente, e la donna giustamente non voleva rischiare il sequestro del veicolo e una denuncia per incauto affidamento del mezzo. Ma il ragazzo ha preso molto male il diniego.
La furia del 23enne
Il ragazzo, vedendosi negare le chiavi dell’auto, ha dato in escandescenze e si è scagliato violentemente contro la madre e la sorella, che in quel momento si trovavano nell’appartamento. Poi, non contento, ha iniziato a distruggere il mobilio e le suppellettili di casa. Vedendo che, nonostante la sua furia, non riusciva a ottenere quanto richiesto, è uscito e si è recato a casa della nonna.
Lì ha provato a farsi dare la vettura dell’anziana signora, senza però riuscire nell’intento. Ancora più arrabbiato, è tornato dalla madre, che nel frattempo si era chiusa a chiave dentro casa con l’altra figlia e aveva chiamato i carabinieri. Trovando chiuso a chiave, il 23enne ha iniziato a inveire e a provare a buttare giù la porta a spallate. Stava ancora sbattendo contro l’ingresso quando sono arrivati sul posto i militari.
Le minacce ai carabinieri
“Fate un altro passo e vi faccio saltare la testa”, gli ha urlato, per nulla intimidito nel vedere le divise. Ma i carabinieri, nonostante avessero capito che il ragazzo fosse molto agitato, non si sono fatti prendere alla sprovvista e sono riusciti a bloccarlo, anche se con non poca fatica. Dopo averlo bloccato, lo hanno arrestato.
Solo pochi giorni prima il giovane ave aggredito la madre in un’altra occasione, mentre si trovava all’interno di un negozio sempre a Nemi. Proprio per evitare pericoli per i familiari, il giudice, dopo la convalida, ha disposto per il 23enne lo stato di arresto in carcere.