Uno dei migliori talenti cinematografici italiani è sicuramente Pupi Avati, oggi nuovamente in auge nelle sale grazie al suo nuovo film ”La quattordicesima domenica del tempo ordinario” che ha un cast molto suggestivo: Massimo Lopez, Gabriele Lavia, Camilla Ciraolo. Oggi Pupi Avati ritornerà sul piccolo schermo, sarà ospite di Serena Bortone e presenterà proprio la sua ultima pellicola.
Dagli esordi al debutto di Pupi Avati
Giuseppe Avati è noto con il nomignolo “Pupi”, da qui il nome d’arte Pupi Avati. Era figlio di un antiquario bolognese di origine calabrese e ha fratello maggiore di Antonio, sceneggiatore e produttore. Avati è nato a Bologna il 3 novembre 1938 ed è sposato con Amelia Turri. Da giovane studiò Scienze politiche all’Università degli Studi di Firenze, e inizialmente tentò una carriera nel jazz. Il suo sogno era quello di diventare un clarinettista jazz. Infatti dal 1959 al 1962 fece parte della Doctor Dixie Jazz Band come clarinettista dilettante. Quando nella band entrò Lucio Dalla, Pupi Avati si fece da parte. Così, si rese conto che qualcosa nella sua vita non stava andando per il verso giusto.
Gli studi giovanili e il sogno nel cassetto, i film
Per quattro anni lavora come rappresentante della Findus surgelati, quelli che descrive come i quattro anni peggiori della sua vita. Guardando il film 8½ di Federico Fellini capì che la sua passione era il cinema e da lì iniziò a reperire fondi per produrre e girare i suoi primi film. Tra i suoi film più famosi troviamo:
- La casa dalle finestre che ridono
- Aiutami a sognare
- Impiegati
- Noi tre
- Regalo di Natale
- La rivincita di Natale
- Magnificat
- Storia di ragazzi e ragazze
- Il cuore altrove
- Il papà di Giovanna
Chi è la moglie, figli e vita privata
“Lei, bellissima, camminava nelle strade di Bologna tenendosi per mano con un tipo bello, alto, era un principe, Gianluigi Zucchini. E io, vedendola, mi resi conto che era la tessera mancante del mio puzzle. Che era la “lei” della storia della mia vita”. Questa la dichiarazione d’amore rilasciata da Pupi Avati al Corriere dedicata alla moglie Amelia Turri, che ha sposato nel 1964. “Ero un ragazzo con tutte le difficoltà di chi avverte la propria inadeguatezza nei riguardi dell’altro sesso. Ma come succede, sono gli opposti che si attraggono: meno sei seducente e più ti piacciono le persone seducenti”. Dal loro matrimonio sono nati tre figli: Mariantonia Avati, nata nel 1966, anch’ella regista; Tommaso Avati, nato nel 1969, sceneggiatore; Alvise, nato nel 1971, animatore 3D. Si è inoltre dichiarato “grande tifoso del Milan”.