Tutto pronto per la Festa del Cinema. Roma si prepara ad accogliere la diciassettesima edizione della kermesse che si terrà dal 13 ottobre al 23 ottobre nell’auditorium Parco della Musica.
Come di consueto il festival cinematografico lascerà ampio spazio alla proiezione dei film, ma anche incontri ed eventi. E già si comincia a delineare il cartellone del programma.
Ad aprire la sequenza di pellicole che verranno proiettate ci sarà “Il colibrì” di Francesca Archibugi . Un film che si sofferma sulle nostre illusioni e su ciò che la vita ci chiede per continuare a portare avanti queste illusioni. Il cast è comporto di nomi importanti, trai quali Pierfrancesco Favino, Nanni Moretti e Massimo Ceccherini.
Il festival sarà anche l’occasione per consegnare un premio alla carriera a Jame Ivory che ha al suo attivo ben 32 film come regista, con quattro candidature all’Oscar e una Statuetta vinta per la migliore sceneggiatura. Un “mostro sacro” del cinema con una grande passione per l’india.
I film in concorso
Ma sono davvero tanti i film che verranno presentati nel corso degli undici giorni di eventi, tra gli altri: La cura, Causeway, El caso Padilla, Alam, Foudre, Houria, In einem land, Janvaris, Jeong-Sun, Lv Guan, Ramona, Raymond and Ray, Sanctuary, Shttl, La Tour e I morti rimangono con la bocca aperta.
Sono 16 i film in concorso per questa diciassettesima Festa del Cinema di Roma. A rappresentare l’Italia ci saranno Francesco Patierno con “La cura” e Fabrizio Ferraro con “I morti rimangono a bocca aperta”.
Ma tra i maggiori rappresentanti della nostra Penisola il presidente di giuria per le commedie: Carlo Verdone che in questa avventura verrà affiancato da Teresa Mannino e Marisa Paredes.
Ad avere organizzato l’evento in soli cinque mesi sono stati il presidente della fondazione cinema per Roma, Luca Farinelli e Paola Malanga. Ed è stato proprio Farinelli, tra le altre cose a dichiarare nella presentazione dell’evento: “Fare un festival internazionale in cinque mesi è complicato. Ringrazio Paola Malanga per la tenacia. Abbiamo cercato di dare riconoscibilità al nostro festival. Abbiamo introdotto un concorso guidati da una stella polare: siamo un festival internazionale ma non Cannes, Venezia o Berlino. Il nome del concorso è Progressive Cinema, siamo andati a cercare il cinema indipendente internazionale, quel nuovi autori che forse un giorno saranno i prescelti dei grandi festival”