Il decreto Aiuti ter prevede un sostegno per la terza età si tratta del nuovo bonus 150 euro pensionati. Non si tratterà di niente di molto diverso dal bonus 200 euro in quanto presenta molte caratteristiche simili.
Anche il bonus 150 pensionati verrà pagato direttamente dall’Istituti nazionale di previdenza sociale sul cedolino pensione, si tratta di un beneficio una tabum e non verrà calcolato nell’Isee oltre ad essere esente da Irpef.
Si tratta di un aiuto che dovrebbe essere corrisposto ai pensionati entro novembre di quest’anno e ne hanno diritto coloro che sono titolari di un trattamento pensionistico o di un assegno sociale oppure di un assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti e titolari di indennità di accompagnamento.
Anche in questo caso sarà fondamentale l’Isee. Ad avere diritto al nuovo aiuto non saranno coloro che hanno un reddito annui inferiore ai 35mila euro , come avveniva per il bonus 200 euro, ma occorre che il reddito annuo sia inferiore ai 20mila euro.
Ne hanno diritto i titolari di pensione di reversibilità?
C’è un’ulteriore novità in merito al bonus 150 euro e cioè che ne potrà beneficiare anche il familiare superstite che percepisce la pensione di reversibilità. Quest’ultimo è un diritto che spetta al coniuge superstite, al coniuge divorziato purchè sia titolare dell’assegno divorzile e ovviamente non si sia risposato e ai figli purchè siano minorenni, inabili al lavoro oppure maggiorenni studenti a carico del pensionato al momento del decesso.
Nel caso in cui la pensione di reversibilità spetti a più figli, allora anche il bonus 150 euro spetta ai medesimi sempre a condizioni che abbiamo un reddito annuale al di sotto dei 20mila euro.