Sembrerà quasi impossibile immaginare Piazza Ungheria, a Torvaianica, senza l’Ecomostro, che è lì da anni, ben 15. E, invece, oggi inizierà l’abbattimento: le ruspe sono pronte per buttare giù ciò che resta dell’Hotel Biagio, la struttura ricettiva mai completata e che da tempo deturpa l’immagine del litorale. Il Comune di Pomezia aveva comprato lo scheletro di cemento all’asta nei mesi scorsi, annunciandone poi l’abbattimento. E adesso tutto è pronto.
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Come ha spiegato Zuccalà, ex sindaco di Pomezia, “l’abbattimento durerà circa 2 mesi”, ma con la sua sfiducia e caduta, tutto passerà nelle mani della prossima amministrazione. E il futuro di Piazza Ungheria, senza l’Ecomostro, quasi sicuramente, sarà al centro della campagna elettorale.
E la colonia felina…
Da una parte l’abbattimento, che durerà circa due mesi, e i lavori che devono procedere il più veloce possibile, dall’altra le prime lamentele. Che ruotano attorno alla colonia felina e a quei gatti che vivevano lì, nella struttura di cemento, e che ora sono stati trasferiti in sicurezza a Selva dei Pini. O almeno così pensavano gli animalisti, che invece sostengono che all’appello mancano due gatti.
Proprio loro, infatti, avevano chiesto al Comune di rimandare l’abbattimento e di iniziare i lavori tra due giorni per avere il tempo di trovare i felini. Nulla di fatto, però: per il Comune i gatti ci sono tutti, sono al sicuro e i lavori devono iniziare. E il primo ‘muretto’ dovrà essere buttato giù proprio oggi.
Le proposte
Di proposte ne sono arrivate tante e ai cittadini è stata data la possibilità di presentare le proprie idee, per capire cosa fare lì, in quella Piazza, al posto dell’Ecomostro. Ma una proposta la vogliamo fare anche noi, sicuramente condivisa da molti. Perché non lasciare una parte della struttura, magari solo il pian terreno per non ostruire la vista mare, da adibire a spazi comunali? Perché non spostare lì l’anagrafe e la farmacia comunale, così da non pagare più l’affitto e far ‘sborsare’ soldi ai cittadini? Sarebbe un modo per risparmiare e per dedicare un’intera area ai servizi essenziali, oltre agli spazi verdi e a quelli dedicati ai bimbi e allo sport.