Roma. Delle aziende agricole ‘da incubo’ quelle scoperte ieri dalla Polizia di Stato durante un servizio ad Alto Impatto. Oltre al personale del VI Distretto Casilino, a partecipare al servizio c’erano gli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, un’unità cinofila antidroga, unità motomontate dell’Ufficio Prevenzione Generale, Soccorso Pubblico e della Polizia Stradale e il personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e medici veterinari della ASL Roma 2.
I controlli della Polizia
L’operazione, svolta su più fronti, ha riguardato non solo i servizi antirapina presso esercizi commerciali, istituti di credito, farmacie e stazioni metropolitane ma anche quelli volti al contrasto del fenomeno dell’intermediazione abusiva e dello sfruttamento della manodopera irregolare nei vari settori lavorativi. In particolare, a finire nel mirino degli agenti anche delle aziende agricole.
Sanzioni e irregolarità
Presso due di queste gli accertamenti hanno riscontrato diverse irregolarità che hanno comportato sanzioni amministrative per un importo totale pari a 30, 800 euro. È stata constatata infatti la presenza di più lavoratori non in regola, l’inosservanza delle norme di sicurezza sul posto di lavoro ed inoltre gravi condizioni igienico sanitarie attinenti sia ad una delle strutture che alla gestione degli animali (ovini) presenti.
Trovate anche delle carcasse
Inoltre, i medici veterinari intervenuti, constatando la presenza di numerose carcasse presenti all’interno di una delle aziende sottoposte a verifiche, hanno contestato alla stessa la mancata comunicazione della macellazione nonché dei decessi.