I metodi considerati ‘classici’, quelli del cibo nella pentola con la cottura tradizionale sul fornello, sembrano essere ormai passati di ‘moda’. O meglio, visti i prezzi alle stelle e le bollette che arrivano agli italiani, chef, fisici ed esperti, stanno cercando delle alternative valide con un unico obiettivo: cucinare e farlo risparmiando. Dopo la cottura della pasta a fuoco spento, ecco che arrivano i consigli dello chef Sergio Maria Teutonico, che in un’intervista a Repubblica ha proposto diversi metodi e ha consigliato agli italiani di preparare il petto di pollo e di cuocerlo in lavastoviglie. Sembrerà assurdo, impensabile, invece è possibile.
Come preparare il petto di pollo in lavastoviglie
“Involtini di pollo. Fette non troppo spesse, mi raccomando, 8 per 4 persone. Dentro ci possiamo mettere prosciutto, un pomodoro, un po’ di peperoni e le erbe, dal rosmarino al timo. Poi olio, sale e pepe. Inseriamo tutto in 4 buste sottovuoto resistenti al calore, le battiamo con il batticarne e le mettiamo in lavastoviglie”. Questa la ricetta dello chef: il petto di pollo, così, si può cucinare in lavastoviglie e il risparmio sulla bolletta è assicurato. Sì, perché secondo lui sfruttando il calore generale da altri elettrodomestici si può comunque cucinare, presentare il piatto a tavola. E risparmiare.
Gli altri metodi ‘alternativi’
Le ricette dello chef, per risparmiare gas, si trovano nel libro del 2011 ‘Il pollo, il cuoco e la motocicletta’. Sergio Maria Teutonico, quindi, ha anticipato un po’ i tempi e ha raccontato di aver utilizzato addirittura il cruscotto dell’auto, il ferro da stiro e la marmitta di una moto per cucinare. “Prendo l’alimento, salmone o petto di pollo per esempio, lo condisco e poi lo isolo in sottovuoto, chiudendolo in modo che sia protetto dagli altri elementi in lavastoviglie. Lo metto in cottura e lo lascio lì. La cottura può essere a bassa temperatura, se il ciclo è sufficientemente lungo e la temperatura bassa, oppure si può fare anche una cottura espressa” – ha spiegato il cuoco. Insomma, le alternative ci sarebbero, bisogna solo mettersi il grembiule e cucinare seguendo metodi ‘nuovi’ e poco convenzionali.