Dunque, ecco le novità per il momento sulla questione che più fra tutte sta generando una certa apprensione tra gli italiani: il razionamento del gas sarà volontario. Quello della luce obbligatorio. Un paradosso bello e buono, figlio della crisi energetica di queste ultime settimane che sembra diventata, però, inequivocabile.
La guerra dell’energia: arrivano i razionamenti
Nel terzo punto delle conclusioni del vertice di ieri dei ministri, viene chiesto alla Commissione di preparare un piano di riduzione dei consumi elettrici in vista di quella che sarà una stretta sulla crisi. Ebbene, si tratta comunque di un piano già preparato da tempo da parte di Bruxelles, messo ora nero su bianco in una bozza di regolamento che Il Messaggero ha potuto leggere e renderci disponibile.
La bozza da Bruxelles sul razionamento
Non appena il testo sarà approvato, i governi dovranno adeguarsi alle linee guida ferree, e ridurre di conseguenza il consumo di luce delle famiglie di almeno il 5 per cento nelle ore di picco dei consumi. Ma come avverrà questo taglio obbligatorio dell’energia elettrica? Questa è la domanda fondamentale. E la riposta, molto semplice: riducendo la potenza dei contatori delle case.
Misurare l’energia grazie ai nuovi «smart metering»
Una misura che a quanto pare sarà resa possibile dai nuovi «smart metering», i contatori intelligenti che da diversi anni i distributori di energia elettrica hanno installato praticamente in tutte le case e in tutti i condomini. Le varie ed eventuali Enel, Acea, A2A, Iren, Hera, e tutti gli altri distributori, oggi, di fatto, possono agire da remoto abbassando o alzando la potenza dell’energia elettrica fornita.
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Come funzionerà il razionamento
Ma cosa avverrà non appena questa misura sarà attuata? Nelle ore di picco, come indicato dall’Europa, la potenza verrà dunque ridotta. Le ore di picco, per intenderci, sono quelle comprese nella fascia F1, che va dalle otto di mattina alle sette di sera. Ma non è detto che la riduzione ci sarà per tutte e undici le ore. Ricordiamo che per il momento si tratta semplicemente di una bozza, e quindi suscettibile di modifiche.
Un’ipotesi più realistica prevede che la riduzione si concentrerà soltanto in alcuni momenti della giornata, probabilmente tra le sei e le sette, quando le persone tornano a casa e accendono le Tv, le luci, le lavatrici, le lavastoviglie e compagnia cantando.
Abbassamento automatico della potenza erogata
La conseguenza dell’abbassamento della potenza sarà che gli elettrodomestici non potranno più funzionare tutti contemporaneamente come prima. Basti considerare ad esempio una famiglia che ha a disposizione 3,3 kilowattora di potenza. Inevitabilmente, se fosse fatta scendere sotto i 2,7 kilowattora sarebbe costretta a spegnere qualcosa.
Problemi e perplessità
Ma un nodo cruciale resta (tra i tanti ancora da smaltire): come si farà a garantire che il taglio dell’elettricità non metta a rischio, per esempio, persone che utilizzano macchine salva-vita in casa? Ma il problema non sembra essere difficoltoso da aggirare: a quanto pare i distributori conoscono esattamente l’ubicazione di queste apparecchiature, visto che le utenze (e dunque i contatori) a cui sono attaccate, sono «segnalati».