Britney Spears ha dichiarato di non credere più in Dio per come è stata trattata dalla sua famiglia.
La cantante ha trascorso quasi 14 anni sotto la tutela del padre che controllava quasi ogni aspetto della sua vita. Britney Spears ha parlato del suo atteggiamento verso la religione in un memo vocale, poi cancellato, condiviso lunedì scorso su Instagram.
“Dio, se esistesse, non avrebbe permesso che accadesse quello che è successo a me“, ha detto, secondo Page Six, che ha trascritto l’audio prima che fosse cancellato. “Non credo più in Dio per il modo in cui i miei figli e la mia famiglia mi hanno trattato. Non c’è più niente in cui credere. Sono atea”.
L’allontanamento dei figli
I figli, il 15enne Jayden James e suo fratello maggiore, Sean Preston – che la cantante ha avuto con l’ex marito Kevin Federline – hanno risposto alla mamma.
I due ragazzi si sono rifiutati di prendere parte al matrimonio di Britney con Sam Asghari a giugno. In particolare Jayden ha detto che lui e suo fratello non passano più del tempo con la madre, ma sperano di riprendere i contatti quando lei “migliorerà mentalmente”.
Il ragazzo ha anche difeso suo nonno Jamie Spears, dicendo che “stava solo cercando di essere un padre” quando ha preso la figlia sotto tutela.
Il provvedimento del tribunale
Nel novembre scorso la popstar ha rivelato il contenuto del provvedimento del tribunale e il controllo che il padre esercitava su di lei sia a livello finanziario che sanitario oltre che sull’educazione dei suoi figli.
La cantante ha poi mosso accuse anche contro la sorella e la madre per non averla protetta.
La risposta ai figli
“Jayden – avrebbe detto Britney -, mentre minacci il mio comportamento, proprio come tutta la mia famiglia ha sempre fatto, ‘Spero che stia meglio, pregherò per lei’… Pregare per cosa? Vuoi che io stia meglio così da poter continuare a dare a tuo padre 40mila dollari al mese? O il motivo per cui voi ragazzi decidete di essere odiosi è perché in realtà tra due anni potreste non avere più nulla?”
È su Instagram che la cantante ha risposto al figlio. “Mi rattrista che – ha scritto – nessuno di voi mi abbia valutato come persona. Siete stati testimoni, avete assistito a come è stata per me la mia famiglia. Come ho già detto, sento che a voi piace dire segretamente che qualcosa non va in me”.
Il tentativo di chiarimento
Britney ha riportato anche parte della conversazione avuta con i figli. Uno scambio nel quale ha chiesto loro: “Come mai non vi vedo più ragazzi? Tu e tuo fratello mi avete lasciato in quella casa sempre con due ore di anticipo. Preston dormiva. Tu suonavi il piano tutto il tempo. E se non vi avessi riempito di regali e non vi avessi preparato del cibo fantastico e non mi fossi comportata come una stana figlia di puttana, non sarebbe mai stato abbastanza buono”.
Torna poi a parlare del padre sottolineando: “Onestamente, deve stare in prigione per il resto della sua vita”. Jayden ha ancora una volta difeso il nonno, insistendo sul fatto che aveva in mente il benessere di Britney quando ha sottoscritto l’accordo legale restrittivo.
Britney ha chiarito che il comportamento della sua famiglia compreso il ricovero contro la sua volontà, per 4 mesi, in una struttura di salute mentale ha provocato la sua mancanza di fede.