Ardea. In città, precisamente su via degli Ermellini, dopo un lungo servizio di osservazione volto a verificare una presunta agevolazione all’attività di prostituzione e spaccio di stupefacenti, gli agenti del Commissariato di Anzio-Nettuno hanno interrotto una fiorente attività di meretricio sorprendendo una donna ed un transessuale mentre offrivano prestazioni sessuali a pagamento ad alcuni ospiti all’interno di un appartamento, covo delle disinibizioni libidinose a pagamento.
Prostituzione senza freni ad Ardea
Quando gli agenti sono arrivati sul posto, facendo irruzione, i due sono stati sorpresi seminudi insieme ai loro clienti. Sul luogo della perquisizione sono stati rinvenuti circa 500 preservativi, due vibratori ed altri oggetti che sono stati sottoposti a sequestro, cosi come è stato sottoposto a sequestro preventivo l’appartamento utilizzato. Ma non è tutto, perché poco dopo sono comparsi anche quelli che nel gergo della ”professione” secolare vengono definiti ”papponi”.
Fermati anche i due ”papponi”
Di fatto, nel corso del servizio sono stati individuati altri due cittadini stranieri di 55 e 42 anni che si erano in quel momento recato sul posto per riscuotere il provento dell’attività di meretricio, favorito anche attraverso l’affitto dell’appartamento e la pubblicazione di annunci con offerte a sfondo sessuale su siti internet.
I due sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri per favoreggiamento della prostituzione e condotti presso l’Ufficio Immigrazione di Roma per accertarne la regolarità sul territorio nazionale. Nei confronti del 55enne è stato emesso decreto di espulsione.
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