È stato prorogato fino al 2024 il bonus ristrutturazione, l’agevolazione che consente di detrarre il 50% di quanto speso per la ristrutturazione di un immobile abitativo per un massimo di 96.000 euro.
Bonus Ristrutturazione: come funziona
L’agevolazione permette di detrarre il 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione di un immobile abitativo di cui si è proprietari o detentori, fino ad un massimo di 96.000 euro. La misura, che consiste in una detrazione fiscale, è stata prorogata fino al 2024.
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I beneficiari
Il bonus ristrutturazione può essere richiesto dal proprietario dell’immobile; dal nudo proprietario; da chi detiene un diritto reale di godimento sull’immobile; dall’inquilino; dal comodatario; dai soci delle cooperative o delle società semplici; dagli imprenditori individuali, limitatamente agli immobili abitativi
Hanno diritto ad accedere al bonus ristrutturazione anche il familiare convivente di chi possiede o detiene l’immobile; il coniuge separato a cui sia stato assegnato l’immobile intestato all’altro coniuge; il componente dell’unione civile; il convivente more uxorio.
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Gli interventi previsti
Il bonus si potrà utilizzare per i seguenti interventi:
- realizzazione di scale interne;
- installazione e la riqualificazione dei servizi igienici;
- interventi per il risparmio energetico;
- sostituzione di infissi e serramenti, a patto che cambino la tipologia e/o il materiale;
- installazione degli ascensori;
- costruzione di recinzioni;
- apertura di finestre per arieggiare i locali;
- eliminazione e la prevenzione di situazioni di degrado;
- modifica delle altezze dei solai, senza modifiche nella volumetria dell’immobile;
- opere di demolizione e di ricostruzione senza ampliamento volumetrico;
- modifiche sulla facciata;
- realizzazione di mansarde e balconi;
- apertura di porte e finestre;
- costruzione di nuovi servizi igienici, o l’ampliamento di quelli esistenti;
- trasformazione in veranda del balcone o della mansarda;
- realizzazione di box o posti auto di pertinenza;
- adozione di misure antisismiche;
- costruzione e il ripristino di edifici quando danneggiati da calamità naturali, anche non residenziali;
- eliminazione delle barriere architettoniche tramite interventi su ascensori o montacarichi;
- lavori necessari ad agevolare la capacità di movimento all’interno o all’esterno dell’abitazione delle persone con gravi disabilità;
- bonifica dell’amianto;
- realizzazione di interventi per la sicurezza domestica;
- lavori volti a prevenire gli atti illeciti;
- sostituzione del gruppo elettrogeno d’emergenza;
- cablatura dell’immobile.
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