Scuola. Istruirsi, con il giusto supporto e la giusta attrezzatura, costa caro. A dimostrarlo sono i prezzi di zaini, astucci, quaderni e diari, ogni anno sempre più alti e irraggiungibili per molti.
Prezzi alle stelle per la scuola a Roma
Ora, la questione diventa molto più evidente, in quanto ci troviamo a pochi giorni dal ritorno sui banchi di scuola e centinaia di articoli di cancelleria invadono gli scaffali delle cartolerie, le corsie dei supermercati e le vetrine delle tabaccherie. I prezzi sono visibili e tutti possono constatarlo.
La denuncia di Mario Rusconi
L’offerta è vasta, come sempre, ma i prezzi tutt’altro che nazional-popolari. Il primo a lanciare l’allarme sul tema, come ha sottolineato anche Il Corriere della Sera, è stato Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma, che ha deciso di rivolgersi all’ufficio scolastico regionale: ”Le famiglie non se lo possono permettere – aveva avvisato -. Bisogna intervenire subito”.
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Qualche esempio sugli scaffali
Dunque, i prezzi al momento non accennano a diminuire, soprattutto ora che c’è effettivamente la corsa all’acquisto da parte di molte famigli in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico. Se è difficile trovare un diario scolastico che costi meno di 7 euro, non è insolito imbattersi in uno zaino – come quello del cartone animato ”Frozen”, fra i più richiesti dalle bambine – che sfiori i 50. Non è di certo una spesa da poco, anche perché sono prezzi che vanno sommati a tutto il resto, tra libri e cancelleria necessaria.
Influencer e marketing
Un altro esempio, è il ventaglio di oggetti firmati dall’influencer Chiara Ferragni, che quest’anno ha lanciato una linea di accessori per la scuola fra le più dispendiose in circolazione: un portamatite costa quasi 30 euro, un diario 25. Prezzi da capogiro, e un marketing sconfinato che finisce direttamente nelle continue richieste dei nostri figli.
E così, pur di soddisfare le richieste dei loro pargoli, in molti sono in fila davanti alle casse, pronti a sversare quanto necessario perché le lezioni abbiano inizio. La speranza, in questo caso, è quella di poter riciclare qualcosa per l’anno prossimo.