Capocotta deve continuare a vivere. Con questo slogan Legambiente sostiene la petizione contro la chiusura dei chioschi di Capocotta. “No all’abbandono di Capocotta, area più pregiata del litorale romano che deve continuare ad essere tale. Il Comune agisca in fretta per recuperare a vecchie e nuove mancanze amministrative”, dicono dall’associazione ambientalista che pubblicizza la partenza della la petizione chiamata per l’appunto “Capocotta deve continuare a vivere”. Ad annunciarlo un tam tam sui social che ha già reso ai promotori centinaia di firme. “Anche Legambiente – spiegano i volontari – è in campo per sostenere la petizione e raccogliere le firme dopo aver denunciato da pochi giorni l’enorme rischio incontro al quale andrebbe l’area se non gestita”.
“Sosteniamo con convinzione la petizione perché crediamo che lasciare Capocotta a sé stessa senza presidi che ne garantiscano la bellezza, la fruibilità, la pulizia e la cura sarebbe una scelta amministrativa sciagurata per la parte più pregiata della riserva del litorale romano – dichiarano Roberto Scacchi e Vittorio Cogliati Dezza, rispettivamente presidente di Legambiente Lazio e presidente nazionale di Legambiente – Mentre i cittadini stanno firmando a sostegno della petizione e la società civile si sta stringendo attorno a Capocotta per salvaguardarne l’esistenza stessa, chiediamo al comune di attivarsi in maniera altrettanto importante e, recuperando velocemente alle mancanze evidenti di tanti anni che si sono aggravate negli ultimi due, risolvere immediatamente il problema”.
Chioschi a Capocotta, Legambiente sostiene la petizione contro la chiusura
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