Il reddito di cittadinanza potrebbe esser prossimo all’abolizione totale. Infatti, con l’ingresso della nuova legge di bilancio, il sussidio avrà vita fino a dicembre 2022 per poi estinguersi una volta entrati nel 2023. Cosa cambia con la nuova legge di bilancio?
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A cosa serve la nuova legge di bilancio
Il taglio del cuneo fiscale è un problema assai rilevante per il governo che dovrà trovare le risorse per rimediare allo sgravio contributivo di ben 4 miliardi di euro. La legge di bilancio del 2023 dovrà risanare queste lacune economiche iniziando anche a limitare i costi dell’energia tenendo conto del durissimo inverno che si batterà sugli italiani. Per questo, la legge di bilancio 2023 potrebbe essere la soluzione per cancellare, o riformare, il reddito di cittadinanza. Infatti, quest’ultimo potrebbe contribuire al recupero delle risorse utili per l’adozione di altre misure, ritenute più urgenti.
Cosa cambia con la nuova legge di bilancio
Al momento, sostenere il reddito di cittadinanza costa, al nostro paese, circa 12 miliardi di euro. Calcolando la situazione economica in cui ci troviamo, la cifra in questione non rappresenta una piccolezza. Per questo motivo, il sussidio potrebbe subire alcune modifiche o direttamente una specifica limitazione. L’unica cosa certa è che lo Stato continuerà a erogare il reddito di cittadinanza fino a dicembre 2022. Sicuramente però, il sussidio lo vedremo ancora per qualche mese dopo l’inizio del 2023. Questo perché la cancellazione, in questi casi, non è mai immediata poiché si cerca di salvaguardare i precettori della misura. Nonostante questo continuerà a vivere per alcuni mesi, subirà delle limitazioni. Infatti, ad esempio, le richieste saranno limitate per iniziare il piano di eliminazione definitiva. Una volta cancellato completamente, però, ci sarà un’alternativa al RdC: una sorta di sostegno economico riservato a un numero inferiore di persone, con requisiti più restrittivi.