Il segretario de Pd Enrico Letta, al Meeting di Rimini, ha avanzato proposta di fa iniziare la scuola dell’obbligo a 3 anni e farla finire a 18.
Le reazioni alla proposta di Letta
Alla proposta ha fatto muro Comunione e Liberazione che ritiene questa eventualità un modo per sottrarre i bambini all’educazione familiare.
Anche altri leader politici si sono trovati in contrasto con la proposta del segretario del Pd. Carlo Calenda, leader di Azione alleata di Italia Viva di Matteo Renzi, ha affermato: “Letta ha detto una cosa che non si può sentire. L’obbligo fino ai 18 anni sta nel nostro programma, ma essere costretti a mandare i nostri figli a scuola dalla materna non si può sentire”. Dal canto suo, invece, Matteo Salvini della Lega ha ironizzato: “Sulla scuola Letta ha idee geniali”.
Anche Mara Carfagna, di Azione, è intervenuta sull’argomento chiarendo: “L’idea dell’asilo obbligatorio non solo è in perfetto stile sovietico, ma anche fuori dalla realtà. Lo sa il segretario del Pd che l’offerta di nidi e asili in molti comuni del Sud non arriva al 15% dei bambini residenti? Lo sa che al Sud oltre il 60% delle madri non è occupata né può esserlo per mancanza di asili?”. Secondo la Carfagna bisognerebbe affrontare il problema della carenza di asili nido e non valutare di anticipare a 3 anni l’obbligo scolastico.
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Quanto aumenterebbe la spesa statale con l’obbligo scolastico dai 3 anni
Volendo fare qualche calcolo bisogna dire che i bambini delle scuole dell’infanzia statale sono attualmente poco più di 1.200.000, ossia l’89% per cento del totale.
Se venisse introdotto l’obbligo scolastico dai 3 anni, altri 150mila bimbi dai 3 ai 5 anni frequenterebbero le scuole dell’infanzia.
A quel punto gli iscritti nelle scuole statali sarebbero 96mil e sarebbe necessario inaugurare 4600 nuove sezioni e assumere 8700 insegnanti. La spesa alla quale lo Stato dovrebbe fare fronte ammonterebbe a 279 milioni all’anno. E qualora si trattasse di un servizio gratuito la spesa complessiva salirebbe ulteriormente fino ad arrivare a 3 miliardi e 616 milioni all’anno.
La proposta di Letta sembra, però voler uniformare l’Italia ad altre realtà dell’Unione europea, in Francia e in Ungheria, i bambini cominciano la scuola a 3 anni, in Irlanda del Nord, Lussemburgo e Grecia a 4, in Inghilterra, Olanda, Austria, Bulgaria e Repubblica Ceca a 5. A 7 solo in Estonia e in Finlandia.