Bonus bollette. Udite udite: il periodo dei bonus non è ancora terminato e nell’aria c’è un altro bonus importante. La crisi, la pandemia, l’inflazione hanno reso necessario l’introduzione di una serie di incentivi per poter sostenere gli italiani, l’economia e le famiglie. Uno di questi è certamente il bonus bollette in busta paga, introdotto dal decreto aiuti bis.
Il bonus bollette in busta paga: cos’è
La misura in questione, però, non deve essere confusa con il già previsto bonus sociale che viene già direttamente applicato all’importo delle utenze se si possiedono i requisiti richiesti. Il nuovo contributo, dunque, grava sulle casse del datore di lavoro, che può beneficiare del fatto che questo, entro una certa soglia, sia totalmente esentasse.
Importo massimo e condizioni
Il decreto aiuti bis, da testo ufficiale, riconosce al datore di lavoro la possibilità di individuare tra i benefit aziendali un bonus per il pagamento delle utenze di luce, acqua e gas. Tale contributo può raggiungere un importo massimo pari a 600 euro l’anno ed è esentasse. In questa maniera, viene rivisto quanto stabilito dal testo unico delle imposte sui redditi, secondo cui il limite entro cui i benefit aziendali non sono tassati è fissato a 258 euro.
Leggi anche: SuperBonus 110%: ecco le scadenze per le villette
A chi è rivolto il bonus
Per usufruire del bonus, poi, non occorrono specifici requisiti o condizioni – ulteriore beneficio: è il datore di lavoro stesso a decidere se e a chi riconoscere tale bonus. Infatti, non si tratta di un obbligo per l’azienda, la quale resta libera di decidere se riconoscere o meno le misure senza alcun vincolo oggettivo.
Infine, bisogna sottolineare che il bonus è riservato alle aziende che operano nel settore privato: non ci sono dunque possibilità di ottenerlo per i dipendenti pubblici. E a poterne beneficiare sono solamente i lavoratori con contratto subordinato.