Eni ha scoperto a 160 chilometri a largo di Cipro, a 2.287 metri di profondità, un giacimento di gas che secondo le stime è stato quantificato in 2,5 trilioni di piedi cubi.
Il “trilione” è riferito alla scala degli USA e della Francia, pari a 10 elevato 12, e non al valore che assume in altre parti del mondo, cioè 10 elevato 18 . La scoperta potrebbe sovvertire gli equilibri dell’approvvigionamento italiano all’estero.
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La scoperta
Il gas è stato trovato nel Blocco 6 del pozzo Cronos-1 nel quale sta lavorando Eni Cyprus e TotalEnergies, quest’ultima è una compagnia petrolifera francese, al 50 per cento ciascuna.
Eni stessa fa sapere che si tratta di una scoperta che può portare a un incremento di volumi di gas in Europa.
Quando sarà utilizzabile
Nonostante si tratta di una scoperta di rilievo non si hanno ancora informazioni sul tempo necessario ad effettuare le procedure di rito e i percorsi di ingegnerizzazione per estrarre e mettere in commercio il gas.
La notizia è sicuramente favorevole all’Italia, ma si annunciano difficoltà sia tecniche e tecnologiche sia politiche.
Cipro è divisa in due: oltre alla Repubblica di Cipro riconosciuta a livello internazionale, la parte Nord-Est è sotto controllo turco e le acque sono rivendicate dal governo di Ankara.
Potrebbero, perciò nascere tensioni diplomatiche e politiche.
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