Il circus del grande tennis internazionale si prepara ad affrontare l’ultimo major del 2022. A chiudere la stagione degli Slam, come da consuetudine, sarà all’appuntamento degli US Open, torneo che quest’anno si svolgerà a cavallo tra agosto e settembre e che vedrà tutti i migliori in campo maschile in gara.
La scorsa edizione ha visto la vittoria dell’attuale numero uno del ranking ATP, il russo Daniil Medvedev che nella finalissima di New York aveva battuto Novak Djokovic con un secco 3-0 (per altro, negando al serbo la possibilità di chiudere l’anno con la vittoria del Grand Slam). Lo stesso Djokovic aveva superato ai quarti di finale Matteo Berrettini.
Quest’anno gli equilibri in classifica in vista dell’importante e ultimo appuntamento con uno Slam sono profondamente mutati. Medvedev partirà (salvo sorprese e infortuni vari) con la pettorina numero 1, mentre a Djokovic sarà dato il seed numero 6 (anche se Nole rischia seriamente di essere escluso per via delle rigide regole applicate dalla federazione tennistica americana in materia di Covid-19).
Il tennista italiano che al momento occupa la posizione più alta del ranking ATP è Jannik Sinner (al dodicesimo posto). L’atleta di San Candido è senza dubbio il più in forma della truppa italiana e, secondo le statistiche delle quote sportive degli US Open, anche il tennista tricolore che ha più chance di successo a Flushing Meadows.
Berrettini, dal canto suo, dovrebbe partire dalla quattordicesima posizione. Se confermati i due ranking per gli italiani, il cammino a New York di Sinner e Berrettini potrebbe mettersi in salita sin da subito vista la presenza nei primi tre posti degli spagnoli Rafael Nadal (al numero due) e Carlos Alcaraz (al 3).
Sia l’altoatesino che l’atleta romano puntano ad arrivare il più lontano possibile a Flushing Meadows: l’obiettivo è quello di recuperare quante più posizioni nel ranking per chiudere la classifica stagionale ATP (Single Race) entro le prime otto posizioni e strappare così il pass per le ATP Finals che si svolgeranno (come l’anno scorso e fino al 2025) sul veloce del Pala Alpitour di Torino a metà novembre.
Berrettini aveva cominciato il 2022 nel migliore dei modi, conquistando subito la semifinale degli Australian Open (primo Slam dell’anno), salvo poi arrendersi a Rafa Nadal in quattro set (con lo spagnolo vittorioso in finale contro Medvedev).
Il primo successo è arrivato soltanto a giugno, al 250 di Stoccarda in Germania (in tre set contro il britannico Andy Murray), seguito dal back-to-back al Queen’s di Londra (già vinto lo scorso anno). A luglio, infine, la finale persa contro il norvegese Casper Ruud allo Swiss Open di Gstaad.
Sinner, invece, era arrivato ai quarti di finale a inizio anno allo Slam di Melbourne, mentre lo scorso marzo era entrato tra i primi otto al Masters 1000 di Miami, il mese successivo a quello di Montecarlo, a maggio ai quarti di finale degli Internazionali di Roma e a luglio ai quarti di Wimbledon.
L’unica vittoria è stata quella del 250 di Umago in Croazia. Ma Sinner ha dimostrato ampiamente di essere tornato a giocare ai livelli che l’hanno reso negli ultimi due anni uno dei giovani più promettenti del circuito ATP. Staremo a vedere.