Dopo numerosi appelli, discussioni dolorose e contro la volontà stessa dei genitori, alla fine è accaduto: è stata staccata qualche ora fa (intono alle 13.15 ora italiana) la spina ad Archie Battersbee, il 12enne inglese dell’Essex in coma dal 7 aprile scorso, morto poco dopo.
Archie Battersbee è morto oggi
La madre di Archie, Hollie Dance, ha dichiarato ai media che il figlio ha “combattuto fino alla fine”, aggiungendo poi: “Sono così orgogliosa di essere sua madre”. Durante i lunghi dibattiti e le tensioni di questo ultimo periodo, i giudici inglesi avevano respinto anche l’ultimo ricorso dei genitori, così la Corte d’Appello ha fissato per oggi alle 10 (le 11 in Italia) l’attuazione del via libera alla fine del sostegno vitale per il ragazzo.
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Il tentativo disperato dei genitori
I suoi genitori non avevano mai smesso di sperare che il loro bambino potesse risvegliarsi all’improvviso. Anche uno degli avvocati della famiglia ha definito la scelta dei giudici come una potenziale “violazione del diritto internazionale”.
Poi, infine, come ultimo estremo tentativo di evitare di staccare la spina al loro bambino, i genitori di Archie si erano anche rivolti alla Corte Suprema: “È stata convocata una giuria di tre giudici che ora esamineranno la domanda”, si legge in un Tweet, nel quale tuttavia non sono state indicate tempistiche.
Era il 7 aprile scorso quando Archie fu trovato privo di conoscenza nella sua casa a Southend, nell’Essex. Secondo la madre, potrebbe aver preso parte ad una sfida online riportando danni cerebrali.