Albano. Una lite furiosa in famiglia, tra due fratelli, che hanno tentato anche di darsi fuoco durante la dinamica violenta e furiosa. Sfiorata la tragedia nella serata di lunedì scorso, 25 luglio. Non si è trattato, ad ogni modo, di una caso isolato: i due litigavano da tempo, come confermano anche i vicini ormai abituati alle urla e alle minacce nella palazzina.
Violenta lite in appartamento tra fratelli
Dunque, si è trattato dell’ennesimo litigio tra i due, da anni ormai ai ferri corti, presumibilmente per una serie di irrisolte questioni familiari – come confermano anche le informazioni in mano ai carabinieri. Questa volta, però, il fratello maggiore aveva deciso di farla finita e dare letteralmente fuoco al suo rivale, ma qualcosa è andato storto, perché a rimetterci quasi le penne è stato proprio lui.
Gli attriti in famiglia
I due, a quanto pare, condividono la stessa palazzina, ulteriore motivo che potrebbe aggiungersi agli asti accumulati nel tempo. Pare che i due vi abitino da tempo, in due rispettivi appartamenti ereditati dai genitori. Il fatto è avvenuto nei pressi di via Trilussa, la lunga strada che dal centro di Albano porta verso la zona del Crocifisso di Ariccia, nel mezzo di un popolato comprensorio residenziale che ruota tra piazza Dietrich e via Gioacchino Belli.
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Ustioni a braccia e gambe
Dunque, come anticipato, non sarebbe la prima volta. Un’escalation di litigi violenti a cui il vicino era avvezzo da tempo, ma che questa volta ha davvero varcato il limite. L’allarme è arrivato direttamente dal 118: gli operatori erano intervenuti a soccorso di uno dei due fratelli, il maggiore, di 51 anni, che presentava ustioni agli arti superiori e inferiori.
Colpito dalla fiamma di ritorno
L’uomo pare si sia ustionato proprio nel corso della lite con l’altro fratello, di un anno più piccolo: il maggiore dei due avrebbe tentato di buttare del liquido infiammabile addosso al suo rivale e poi dargli fuoco. Purtroppo per lui, però, si è ustionato con la fiamma di ritorno. Dopo aver dato fuoco al liquido infiammabile, questi gli si è rivoltato contro, bruciandogli le braccia e parte delle gambe e costringendolo alle cure mediche: le ferite sono giudicate guaribili in 7 giorni, e su di lui pende una denuncia e un divieto di avvicinamento alla persona offesa.