Un attacco hacker ai danni dell’Agenzia delle Entrate. Con in più una presunta richiesta di riscatto da parte della cyber gang responsabile pena la pubblicazione dei dati sottratti. Sono questi alcuni degli elementi sui quali la Polizia Postale è tuttora al lavoro per capire cosa sia realmente accaduto.
Chi sono gli hacker che hanno attaccato l’Agenzia delle Entrate
Ma cerchiamo di capire cosa è successo. Dietro l’attacco ci sarebbe il gruppo russo LockBit che sarebbe riuscito a sottrarre attraverso un malware, ovvero un programma progettato per danneggiare un computer, circa 78 giga di dati chiedendo un riscatto a fronte di un ultimatum di cinque giorni. Pena la diffusione di quanto sottratto. Il tutto sarebbe stato annunciato nel dark web con la pubblicazione di alcuni screen per comprovare la riuscita dell’attacco.
Cos’è e chi sono i russi LockBit
Questo nome indica un’organizzazione che sarebbe localizzata con tutta probabilità in Russia. E’ attiva dal 2019 e si è specializzata in cyberattacchi a scopo estorsivo. Il nome “LockBit” fa infatti riferimento a un ransomware fraudolento in grado di inserirsi in un sistema informatico, bloccarne l’accesso ai legittimi proprietari fino a quando non viene corrisposto un riscatto. Decine sarebbero i colpi messi a segno dal cyber gruppo in particolare contro le aziende. Per i pagamenti gli hacker utilizza delle cripto valute per sfruttare l’anonimato delle transazione.
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Le precisazioni sui presunti furti dei dati
Ad ogni modo, in attesa di saperne di più, l’Agenzia delle Entrate fa sapere quanto segue:
“In riferimento alla notizia apparsa sui social e ripresa da alcuni organi di stampa circa il presunto furto di dati dal sistema informativo della fiscalità, l’Agenzia delle Entrate precisa di aver immediatamente chiesto un riscontro e dei chiarimenti a SOGEI SPA, società pubblica interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che gestisce le infrastrutture tecnologiche dell’amministrazione finanziaria e che sta effettuando tutte le necessarie verifiche”
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Procura di Roma apre inchiesta su attacco hacker
Inoltre, da quanto si apprende dalla stampa nazionale, al momento non sarebbero stati trovati riscontri all’attacco anche se, sulla base dell’analisi degli screenshot pubblicati in rere, potrebbe essere stato violato il profilo di un utente (e non dunque dell’Agenzia delle Entrate). Le indagini proseguono: la Procura di Roma intanto ha aperto un’inchiesta.
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