Restano in carcere i due fratelli, Adam e Ahmed Ed Drissi: il gip ha convalidato il fermo e i due dovranno rispondere di omicidio in concorso. Proprio loro che mercoledì sera si erano presentati in caserma, alla stazione Gianicolense di Roma, e avevano confessato di aver ucciso Leonardo Muratovic. O meglio, è stato Adam, il più piccolo (21 anni), a costituirsi e a consegnarsi spontaneamente, lo stesso che a più riprese ha ribadito che suo fratello non c’entra nulla. E che era lì, con lui, davanti ai Carabinieri, proprio per dimostrare la sua innocenza.
Chi ha ucciso Leonardo Muratovic
Il reo confesso, Adam, ha raccontato di essere stato lui ad uccidere Leonardo Muratovic, il pugile di 25 anni che nella notte di sabato è stato aggredito e accoltellato a morte davanti alla Bodeguita, locale ora sotto sequestro. Il 21enne si è addossato la colpa: “L’ho colpito io, lui (il fratello, ndr) non c’entra nulla”. Poi, ha cercato di ripercorrere quella serata: dalla lite, che sarebbe iniziata nel locale, alla discussione degenerata nell’omicidio. “L’ho colpito con il suo coltello per difendermi. È stata una disgrazia”. Secondo l’assassino, infatti, il coltello era di Leonardo Muratovic, il pugile che poi è stato colpito a morte. La coltellata, quella fatale, gli ha toccato gli organi vitali e non gli ha lasciato scampo, nonostante il tentativo disperato di salvargli la vita.
Restano in carcere
Dopo giorni di ricerche i due, che avevano spento i telefoni e si erano resi irreperibili, si sono presentati in caserma. E lo hanno fatto lontano da Anzio, lì dove il clima e teso e la famiglia teme la vendetta. Ora i due fratelli sono nel carcere di Velletri perché il gip ha convalidato il fermo con l’accusa di omicidio in concorso.