Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, si è dimesso. E ora, quindi, la domanda degli italiani è solo una: cosa succederà al Governo? Si andrà al voto? Tutto è nelle ‘mani’ di Sergio Mattarella, che ora dovrà decidere come muoversi, ma pare che il Quirinale abbia già in mente tre possibili date per far ritornare i cittadini alle urne. Da cerchiare in rosso sul calendario tre giorni: 18 settembre, 25 settembre e 2 ottobre.
Quando si voterà in Italia?
Nonostante l’attuale legislatura su carta termini a marzo 2023, gli italiani saranno chiamati al voto in anticipo. Questo per la crisi di governo e le dimissioni di Mario Draghi. Ancora non si sa con certezza quando, ma quasi sicuramente nelle prossime elezioni entrerà in vigore la riforma del taglio dei parlamentari, quella che è stata confermata dal referendum che si è svolto il 20 e il 21 settembre del 2020.
Le possibili date
Gli italiani potrebbero votare già il 25 settembre, ma resta il noto della festività ebraica. Tra le possibili date anche quella del 2 ottobre, così da avere più tempo per la campagna elettorale. Impossibile, però, un accorpamento con le regionali, che ci saranno in Lombardia e nel Lazio.
Quali sono i candidati? Chi prenderà il posto di Mario Draghi?
Il clima è teso ed è difficile, ora come ora, fare delle previsioni sui nomi dei possibili candidati. Difficile anche capire quali saranno le alleanze perché resta il noto del PD, che dovrà ‘scegliere’ se unirsi ai moderati o al Movimento 5 Stelle. Non ci resta, quindi, che aspettare: nel pomeriggio, molto probabilmente, Sergio Mattarella parlerà agli italiani. E poi, sicuramente, si andrà al voto anticipato.