I cittadini di Tor Bella Monaca, a Roma, si sono ritrovati con l’accesso nord al Parco della Pace inaccessibile. Il cancello, infatti, è stato chiuso a chiave dal Municipio, che ha affidato la chiave al Presidente del Centro Sociale Anziani “Ai Pini”. La decisione ha di fatto creato una barriera architettonica, tagliando in due il quadrante e impedendo il facile accesso a servizi come il centro commerciale, il Municipio e la stazione dei Carabinieri. “Stiamo raccogliendo le firme per far riaprire il cancello, ma siamo preoccupati anche per la sicurezza”, dicono i cittadini. E il signor Scalia, da noi contattato telefonicamente, ci ricopre di insulti.
Un odore acre, rifiuti e detriti ovunque.
Percorrendo l’interno dell’area verde ci imbattiamo addirittura nella carcassa di un albero, proprio di fronte al Centro Sociale Anziani ‘Ai Pini’. Ma non sarebbe questo il motivo della nostra visita presso il Parco della Pace. Siamo qui perché mediante una direttiva di giunta del 1° luglio scorso, il Municipio delle Torri ha di fatto consegnato le chiavi di uno degli ingressi del parco, quello nord di via Vico Viganò, al presidente del Centro Anziani Salvatore Scalia. Le ragioni di ciò, secondo la giunta guidata da Nicola Franco, andrebbero ricercate in non meglio precisati “episodi di violenza portati a conoscenza di questo Municipio a mezzo mail e non rispetto e riconoscimento degli spazi di pertinenza del CSA”.
EMILIO CONDORELLI: “COSÌ CI ISOLANO DAI SERVIZI”. AVVIATA ANCHE UNA RACCOLTA FIRME
Per capirci; il Parco della Pace è delimitato a sud da via del Torraccio di Torrenova e via Parasacchi e, a nord, da viale Cambellotti e via Vico Viganò. Ed è l’accesso al parco da quest’ultima strada a essere stato chiuso ai cittadini, che risulta fondamentale per il collegamento dei due quadranti. Dice Emilio Condorelli della delegazione dei residenti che si sta battendo per la riapertura: “In questa maniera hanno creato una vera e propria barriera architettonica per chi necessita di accedere agevolmente ai servizi del quadrante nord dove ci sono il Municipio, la stazione dei Carabinieri e il centro commerciale”. Questi cittadini, capitanati da Condorelli, si occupano anche saltuariamente della pulizia dell’area verde e stanno raccogliendo le firme (per ora ne hanno una sessantina) per la riapertura del cancello: “Siamo anche preoccupati, perché chiudendo quell’accesso, oltre al disagio causato dal fatto che siamo costretti a fare un enorme giro largo per accedere al centro commerciale, si crea qui un cul de sac che potrebbe impedire una facile fuga in caso di pericolo”. E aggiungono: “Dicono che hanno messo i lucchetti per problemi di sicurezza, ma non ci crediamo perché, se così fosse, dovrebbero chiudere l’intero parco”.
IL PRESIDENTE SCALIA, CONTATTATO DA NOI, CI RICOPRE DI INSULTI
Dopo di che abbiamo indagato i presunti “episodi di violenza” con cui la direttiva motiva la chiusura, disponendo peraltro “la guardiania del passo carrabile”. Secondo i cittadini le aggressioni in oggetto non sarebbero state rivolte contro membri del Centro Anziani o nei confronti del signor Scalia. Loro parlano invece di un episodio in cui una donna sarebbe stata difesa da un signore di passaggio “e il signor Scalia ha avuto la peggio”. Noi lo abbiamo contattato per raccogliere la sua testimonianza in merito, ma siamo stati aggrediti con urla invereconde e insulti irripetibili, senza nemmeno essere riusciti a comprenderne i motivi.
MASTRANGELI, AZIONE: “ETICAMENTE E POLITICAMENTE INCONCEPIBILE CHE SIA NEGATO ACCESSO CON TUTTO CIÒ CHE COMPORTA”
Abbiamo raggiunto il consigliere Valter Mastrangeli di Azione, che sulla questione ha sottolineato che: “Noi ci faremo sentire in maniera molto dura su questa cosa in consiglio, anche perché la parola guardiania vuol dire che ci dovrebbe essere una apertura e una chiusura, altrimenti è una chiusura e basta”. Mastrangeli ha poi aggiunto: “Bene per la chiusura del cancello carrabile, ma devono aprire quello pedonale. I cittadini devono poter accedere al parco. È eticamente e politicamente inconcepibile che sia negato l’accesso con tutto ciò che comporta, compreso il transito da via del Torraccio a via Vico Viganò e viceversa”.
Si è espresso anche il capogruppo PD Fabrizio Compagnone: “Si tratta di provvedimenti provvisori, toppe, che invece di risolvere una criticità poi te la creano. La politica i problemi li deve risolvere, non li deve creare. Faremo approfondimenti e speriamo che il tutto rientri, considerando che ci sono dei problemi a monte. Va regolarizzata la posizione del parco e del centro anziani. Questa è una delle tante situazioni critiche che ci sono sul nostro territorio e che vanno sanate”.
Così invece la pentastellata Laura Arnetoli: “Bisogna capire la ratio che sta alla base di queste scelte scriteriate. Non si può permettere che un parco pubblico venga utilizzato alla stregua di proprietà privata”.