Anzio e Nettuno allo sbando. Una criminalità ormai incontrollata, con le forze dell’ordine sotto organico che non ce la fanno a stare dietro a bande che si fanno la guerra per spartirsi i territori dopo ogni arresto dei personaggi che contano.
Ad ogni “vuoto” che viene lasciato, infatti, sono già pronte le nuove leve, agguerrite, per accaparrarsi le piazze di spaccio e non solo. Usura e pizzo nei locali.
Si assoldano ragazzi sempre più giovani per fare da manovalanza, soprattutto per quanto riguarda lo spaccio di droga. Cocaina e crack sono le sostanze che vanno per la maggiore. Il crack in Corso Italia si trova a 5 euro, prezzi popolari, mentre la “coca” varia dai 15 ai 50 a seconda della grammatura e della purezza. Ce n’è per tutti i gusti. E per tutte le tasche.
E allora vedi ventenni con i portafogli gonfi di soldi, anche se ufficialmente non hanno un lavoro. Vanno in giro alla ricerca di nuovi clienti, allargando la zona. E questo è uno dei motivi per cui poi ci sono le liti tra bande rivali.
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L’interrogazione parlamentare
La situazione, denunciata più volte dai giornalisti e dai cittadini, posta sotto i riflettori grazie a numerose operazioni delle forze dell’ordine e finita nuovamente sulle prime pagine dopo l’omicidio di Leonardo Muratovic di sabato notte, adesso è finita in Parlamento. L’Onorevole Stefano Fassina, infatti, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta, indirizzata al Ministro dell’Interno.
Il documento
Per sapere, premesso che:
nel Comune di Anzio continuano gli episodi criminosi come quello, recentissimo, dell’omicidio di un pugile venticinquenne al quale è seguito l’accoltellamento da parte del padre della vittima di due addetti alla sicurezza dei locali notturni mentre andavano a testimoniare su quanto accaduto al Commissariato cittadino;
questi gravi fatti non possono essere ricondotti ad isolati episodi, ma testimoniano il degrado sociale e l’affievolirsi dello spirito di convivenza delle comunità in questi territori determinato dalla presenza sempre più invasiva della criminalità organizzata e, quindi, dal diffondersi dell’illegalità;
dopo l’operazione ordinata DDA nei mesi scorsi – nell’ambito della quale furono eseguiti 65 arresti ad Anzio e Nettuno, motivati come può leggersi nell’ordinanza di custodia cautelare dall’esistenza di associazioni finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti anche internazionale, con una capacità di penetrazione nel tessuto economico e politico della zona di Anzio e Nettuno e con solidi legami esistenti con taluni esponenti delle forze dell’ordine e politici locali nonché con altri clan delinquenziali – oggi un altro Comune del litorale del Lazio, quello di Terracina, è stato travolto da una inchiesta giudiziaria che ha portato tra l’altro all’arresto della Sindaca Roberta Tintari;
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A che punto è il lavoro delle commissioni?
il Prefetto di Roma, a seguito dell’inchiesta giudiziaria, ha istituito due commissioni, che indagano su appalti e affidamenti assegnati negli anni scorsi e anche di recente dai Comuni di Anzio e Nettuno;
a maggio le Commissioni, dopo dodici settimane di lavoro, hanno avuto una proroga di tre mesi per concludere la loro attività di tre mesi;
la società civile di questi territorio continua ad impegnarsi per il ripristino della legalità e l’8 luglio, associazioni, singoli cittadini ed esponenti politici, hanno partecipato numerosi alla “Marcia per la legalità” organizzata tra gli altri dal Coordinamento Antimafia Anzio-Nettuno, Reti di Giustizia – il sociale contro le mafie, Legambiente Anzio – Nettuno – Circolo “Le Rondini”, Gruppo Scout Agesci Anzio-Nettuno 1 e Scout Anzio-Nettuno Cngei – Associazione Scout Laica;
quali iniziative di competenza intende assumere affinché i lavori delle Commissioni nominate dal Prefetto possano essere concluse rapidamente e siano tempestivamente adottate le misure e gli atti conseguenti e, comunque, quali immediate iniziative intende assumere per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata e della illegalità nei Comuni della costa laziale?
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