Terracina. Mattinata di arresti a Terracina. Una giornata a dir poco movimentata quella di oggi, 19 luglio, per la cittadina di mare. Oltre al terremoto politico che ha scosso l’amministrazione portando all’arresto del Primo Cittadino, adesso arrivano anche gli esiti di alcune indagini condotte dalla Guardia Costiera e dai Carabinieri.
Rispetto a quest’ultime le suddette forze dell’ordine hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Latina, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina, con cui sono stati disposti gli arresti domiciliari per 6 persone e nei confronti di altre 7, divieti di dimora — oltre che della misura interdittiva — nonché il sequestro preventivo di un camping, di un ristorante e di beni di un’associazione esistenti presso l’Arena del Molo di Terracina.
‘Mare Sicuro 2019’: i controlli della Guardia Costiera
L’indagine è scaturita da una serie di controlli effettuati dalla Guardia Costiera nell’ambito dell’istituzionale attività “Mare Sicuro 2019”, che hanno riguardato, in prevalenza, alcune aree oggetto di concessione demaniale e, successivamente, l’Arena del Molo di Terracina.
Nell’ambito dell’attività di indagine, iniziata nell’agosto dell’anno 2019, è emersa una pluralità di fatti di rilievo penali connessi alla gestione dei servizi relativi alla balneazione, ad illegittime sanatorie riguardanti opere e manufatti insistenti sul pubblico demanio marittimo, a lavori ed opere pubbliche eseguite e commissionate dal Comune di Terracina nonché alla illegittima acquisizione e gestione di fondi economici strutturali.
Un’ indagine lunga un anno
La complessa e articolata attività investigativa, svolta in un arco temporale di circa 12 mesi e consistita in numerose ispezioni, acquisizioni documentali, testimonianze, pedinamenti, intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche ha consentito di disvelare e documentare condotte di pubblici funzionari, all’interno del Comune di Terracina, che appaiono finalizzate al perseguimento di interessi personali e non coerenti, dunque, con i compiti istituzionali.
Le indagini che hanno consentito di accertare una pluralità di fatti penalmente rilevanti connessi alla gestione dei servizi relativi alla balneazione, nonché condotte di sfruttamento del pubblico demanio marittimo, hanno interessato anche lavori e opere pubbliche. Tra questi la realizzazione di un ponte ciclopedonale attraverso l’indebita percezione di fondi europei strutturali FEAMP e FLAG con conseguenti danni erariali.
I reati contestati
Ai soggetti interessati dal provvedimento cautelare sono contestati i reati di falso, turbata libertà negli appalti riguardanti l’affidamento in gestione di spiagge e servizi connessi alla balneazione, frodi, indebite percezioni di erogazioni pubbliche e rilevazioni del segreto d’ufficio. Tra gli indagati sottoposti agli arresti domiciliari il Sindaco Roberta Tintari, l‘ex vice Sindaco, un assessore e funzionari del comune di Terracina.
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