Roma. La spazzatura soffoca la Capitale: è troppa, dalle periferie al Centro storico. Spesso i turisti rimangono indignati, come nel caso di qualche giorno fa, quando dei turisti cinesi si misero a ripulire Ponte Sisto di buon’ora, al mattino, perché non sopportavano di vedere la città ridotta così.
Caldo e rifiuti per le strade di Roma
E ora, ci si mette pure il caldo: per diverse ore l’immondizia rimane sotto il sole rovente, sprigionando odori acri e spiacevoli per tutte le strade del circondario. E nel mirino finiscono ancora i titolari di bar e ristoranti: c’è una nuova emergenza sanitaria che scatta per le vie del Centro e del I municipio. Il giro di vite era stato annunciato, e messo in campo, lo scorso giugno. La priorità dell’amministrazione è sempre quella di ripulire le strade della città da immondizia e spazzatura.
I commercianti ne pagano le conseguenze
Come conseguenza di questa rinnovata stretta sui rifiuti, nelle scorse settimane era arrivata una sanzione per circa mille locali, sanzionati dai vigili per non aver rispettato l’orario del ritiro e il calendario di Ama. Nelle ultime due, poi, altri mille sono stati multati per le medesime ragioni.
Questa volta però, come riporta anche il Messaggero, secondo i titolari, la responsabilità non sarebbe la loro e minacciano ricorsi contro il Campidoglio: ”Gli orari stabiliti per i ritiri non vengono rispettati ecco perché restano fuori per ore”, dichiara a gran voce il presidente romano delle Fiepet-Confesercenti, Claudio Pica.
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Emergenza sanitaria ed igienica
Ma non finisce qui: ”Il nodo non sono solo le multe a carico dei commercianti. Ora rischiamo di non essere in regola con la Asl e di essere multati anche dagli ispettori. Con il calendario non rispettato, i gestori non sanno come comportarsi. Ma è chiaro che rischiano di vedersi sospese le licenze per le regole di igiene”.
Gli ispettori delle Asl pronti a procedere
Infatti, proprio in questi giorni, gli ispettori della Asl Roma 1 sono già pronti a procedere con le ispezioni, e questo con il problema del ritiro della spazzatura fuori orario che rischia di diventare una questione di igiene pubblica. Proprio nella giornata di ieri, tra San Lorenzo e Trastevere, da San Giovanni a Testaccio fino al quartiere Ostiense, era possibile apprezzare cumuli di spazzatura immensi, fuori bar e ristoranti, lasciati a rosolare sui marciapiedi sotto il sole rovente.
Doppia sanzione
”Se la situazione non verrà risolta al più presto, i titolari saranno sanzionati due volte. Non solo dall’amministrazione ma anche dalle Asl. Perché con le temperature così elevate non possono lasciare gli scarti all’interno delle mura in attesa del passaggio della spazzatura. Eppure a più riprese abbiamo sollevato la questione non appena ci siamo resi conto che nella gestione dei ritiri qualcosa non stava funzionando” ha precisato il presidente Pica.
La stretta delle ultime settimane e le contraddizioni
Alla prima tornata di giugno, è arrivata la prima evidente stretta: ”Stiamo cercando di rispettare le regole ma allo stesso tempo, chiediamo che vengano rispettate quelle concordate – conclude Pica – piovono segnalazioni anche per la pulizia delle piazze che dovrebbe essere eseguita tra le sei e le sette e invece spesso l’orario slitta. Anche questo sta pesando moltissimo sulle spalle degli esercenti”.