Utilizzava il permesso disabili intestato a una persona deceduta per poter circolare nelle zone a traffico limitato di Roma, in pieno centro storico. Ma non solo. La donna, una cittadina di nazionalità jugoslava residente a Roma, circolava a bordo di una vettura con targa francese.
La donna, infatti, non aveva mai provveduto a immatricolare la vettura con targa italiana, così come d’obbligo per chi risiede in Italia da più di tre mesi.
Il controllo
Ma ieri una pattuglia della Polizia Locale del GPIT (Gruppo Pronto Intervento Traffico) ha fermato la signora per un controllo in via di Ripetta. I caschi bianchi si sono immediatamente accorti delle anomalie presentate. La donna, a bordo di una Chrysler Cruiser, è stata invitata dagli agenti, diretti dal Vice Comandante Dott. Maurizio Maggi, a mostrare i documenti.
Il controllo era infatti finalizzato al contrasto degli illeciti messi in atto dai cosiddetti “furbetti” della ZTL, persone che, prive di regolare permesso, cercano di aggirare con vari escamotage i varchi elettronici per il controllo degli accessi nella Zona a Traffico Limitato.
Documenti irregolari
Alla richiesta dei documenti da parte dei caschi bianchi, la conducente ha mostrato una serie di fotocopie, tra cui quelle di un contrassegno disabili che, da accertamenti effettuati, è risultato revocato per decesso dell’intestatario. In quanto trovata priva dei documenti di circolazione e date le versioni contrastanti fornite agli agenti, sono state avviate accurate verifiche sia nei suoi confronti sia sul veicolo. E’ quindi emerso che la donna, nonostante residente in Italia da più di 3 mesi, non aveva provveduto ad immatricolare la propria auto con targa italiana secondo le disposizioni in vigore.
900 trasgressioni al codice della strada
Aveva continuato invece a utilizzare una targa estera, su cui la pattuglia accertava più di 900 illeciti per violazione del codice della strada. A seguito delle irregolarità riscontrate durante il controllo, venivano pertanto elevate sanzioni per un ammontare superiore a 500 euro, oltre al sequestro del mezzo. Apposita segnalazione verrà inoltre trasmessa al Dipartimento competente per l’avvio dell’iter previsto in merito ai verbali inevasi.
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