Dall’eccellenza alla gioia per la Serie D, fino allo scandalo che ora sta travolgendo alcuni esponenti del Pomezia Calcio. Sì, perché i finanzieri del Comando Provinciale di Roma, dopo una serie di indagini di polizia giudiziaria coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, hanno scoperto (e smantellato) una maxi frode fiscale. E hanno sequestrato beni per oltre 4 milioni di euro. Nel ‘mirino’ e nella bufera tre imprenditori che ora hanno dovuto fare i conti con i sequestri.
Pomezia Calcio e la maxi frode fiscale
Dietro la veste giuridica di S.S.D, in realtà si nascondeva una società di capitali, con guadagni milionari. Questo è quello che hanno scoperto le Fiamme Gialle della Compagnia di Pomezia. I finanzieri, tra l’altro, hanno anche scoperto il fraudolento trasferimento di ingenti provviste finanziarie, per oltre euro 1.750.000. L’obiettivo era uno: quello di impedire al Fisco la riscossione di quanto dovuto. Nel corso delle indagini e nel corso di una verifica fiscale, è anche emerso che, al fine di ostacolare il recupero dei tributi evasi e di nascondere le responsabilità penali, l’ente è stato estinto per mezzo di una fusione.
Il sequestro preventivo
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri ha emesso un decreto di sequestro preventivo. Che è finalizzato alla confisca anche “per equivalente” di disponibilità finanziarie e beni mobili e immobili nella disponibilità degli indagati. Che si trovano a Pomezia, Roma, Teramo e Spoleto. Per i tre della dirigenza le ipotesi di reato contestate sono quelle di omesso versamento delle imposte, omessa dichiarazione e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. La maxi frode fiscale è stata ‘scoperta’, dai finanzieri, che hanno scavato, scoprendo che dietro l’associazione c’era un vero e proprio business grazie agli sponsor, che producevano guadagni milionari.
La smentita della società
Malgrado la notizia si basi su un comunicato ufficiale, che a sua volta parte dal decreto di sequestro preventivo disposto dal Gip Natalia Catena, la squadra – quantomeno il nuovo assetto societario – smentisce. “Il Pomezia Calcio 1957 – si legge nella pagina ufficiale della squadra – in merito alle notizie apparse su alcuni organi di stampa di una presunta frode fiscale, comunica di essere totalmente estranea ai fatti contestati e ha dato mandato ai propri legali di difendersi nelle sedi opportune. Inoltre si precisa che la società Pomezia Calcio 1957 nata il 1 luglio 2019 è una ASD sana e in regola con tutti gli adempimenti fiscali previsti. Pertanto con la presente si intende tranquillizzare tutti i tesserati e i tifosi rossoblù che il Pomezia Calcio 1957 continuerà più forte di prima ad essere un punto di riferimento per la città e non solo”.