Omicron 5. Siamo in piena ondata estiva, e i contagi non si fermano. Qualcuno tra gli esperti è pronto a dichiarare che il picco si verificherà nelle prossime settimane, e quindi sono previsti ancora aumenti sui bollettini quotidiani. Ormai è sotto gli occhi di tutti che la sottovariante Omicron 5 continua a causare un netto aumento dei casi in Italia, tanto che il ministero della Salute ha autorizzato la somministrazione della dose booster del vaccino per gli over 60 e i fragili di tutte l’età sin da subito.
In piena ondata estiva con Omicron 5
Dopo il via libero sancito dall’Ema, ecco arrivare anche la circolare ministeriale che autorizza la somministrazione del vaccino a 120 giorni di distanza dal primo richiamo o dall’ultima infezione.
Positività e tampone: nuovi dubbi
Oltre all’aumento dei contagi, di quelli tracciati s’intende, a destare sospetto e preoccupazioni sono anche le anomalie riguardanti la positività al Covid: l’insorgenza dei sintomi non sempre corrisponde a una positività al tampone e per questo il rischio che persone infette non siano in isolamento è molto più alto che in passato. Oltre a ciò, consideriamo anche che di tamponi di certo non se ne fanno come qualche mese fa.
Ma quali sono i sintomi e qual è il periodo d’incubazione del virus? Quanto dura la positività e quali sono i pericoli legati alla mancata rilevazione del Covid? Cerchiamo di entrare nel dettaglio.
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Il dettaglio su Omicron 5
Andiamo per gradi: la prima inevitabile cosa certa è che Omicron 5 risulta essere molta contagiosa, sebbene i sintomi non cambino più di tanto rispetto alle esperienze passate. Certamente il quadro sintomatologico ed il decorso risultano essere meno gravi rispetto a quelli visti con la variante Delta, anche perché l’infezione, in molti casi, non interessa i polmoni.
Sintomatologia e decorso
I sintomi, grossomodo, rimangono molto simili: febbre alta (anche più alta rispetto alle altre sottovarianti di Omicron), mal di gola insistente, dolore muscolare, rinorrea, stanchezza, perdita di olfatto e gusto (pochi casi), mal di testa e anche un sintomo anomalo come il dolore alle articolazioni e alle ginocchia.
Dunque, contagiosità alta, ma basso il livello di ospedalizzazioni, tanto che buona parte dei pazienti nei reparti Covid è positivo ma è ricoverato per altre ragioni. Tuttavia, ciò non basta per evitare l’aumento del tasso di occupazione nei reparti di area medica Covid in tutta Italia.
Durata dei sintomi e quando ci si negativizza
I sintomi precedentemente descritti durano solitamente per pochi giorni: l’arco temporale in genere va dai due ai cinque giorni. La durata è di norma, a quanto pare, più breve quando i sintomi sono più lievi. Anche il periodo di positività è ridotto rispetto alla variante Delta: ci si negativizza tendenzialmente nel giro di sette giorni.
I tempi d’incubazione per Omicron 5
Del resto, anche i tempi d’incubazione si sono molto accorciati con Omicron 5 rispetto alle varianti che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli oltre 2 anni di pandemia. Ora bastano tra i due e i tre giorni dal contatto con il positivo per avere i primi sintomi e risultare positivi. Nella prima fase di contagio, però, i tamponi sono ritenuti meno affidabili e da qui nasce un grosso problema, per cui gli esperti consigliano di ripetere i test dopo un paio di giorni per poter avere una certezza maggiore.