C’è chi arriva a Roma e cerca di ‘riportare’ un po’ di ordine e si improvvisa “spazzino”, chi invece non fa altro che deturpare le bellezze della città. Tra bagni notturni (e non solo) nelle fontane della Capitale e degrado in ogni dove. C’è chi, infatti, ha pensato bene di far diventare un prezioso sito archeologico la propria casa. Ma quel bivacco e quei giacigli di fortuna sono stati scoperti e smantellati dai Carabinieri della Stazione Roma via Vittorio Veneto, con la collaborazione del personale della Sovrintendenza Capitolina.
I giacigli di fortuna nel monumento di Quinto Sulpicio Massimo
Sei cittadini somali, 5 dei quali con regolare permesso di soggiorno e uno risultato irregolare sul territorio nazionale, avevano pensato bene di trasformare il sito archeologico del monumento sepolcrale di Quinto Sulpicio Massimo, in zona piazza Fiume, nella loro ‘dimora’. Ma quell’area ora è stata sgomberata e grazie all’intervento del personale dell’Ama il sito è stato bonificato e messo in sicurezza.
La denuncia
Il cittadino somalo, quello senza permesso di soggiorno, è stato accompagnato all’Ufficio Immigrazione per le formalità di rito. Per tutti, invece, è scattata la denuncia a piede libero con l’accusa di invasione di terreni o edifici. Che sono, in realtà, beni inestimabili della Capitale.