Covid. L’estate è ormai entrata a pieno regime, e milioni di italiani sono già alle prese con le vacanze o con la pianificazione delle stesse.
L’impennata dei contagi Covid: cosa fare
Tuttavia, nonostante la curva pandemica sia largamente sotto controllo, i contagi da Covid-19 sono però tornati a crescere proprio a ridosso delle partenze, spinti dal diffondersi della variante Omicron 5. Di conseguenza, la possibilità di risultare positivi durante le ferie non è remota: cosa fare in questi casi? Scopriamolo insieme.
”Viaggiare Sicuri”: il portale della Farnesina
Il punto di riferimento rimane il portale Viaggiare Sicuri della Farnesina. Qui si ricorda che “l’emergenza sanitaria causata da COVID-19 nel mondo non è conclusa e che i Paesi di destinazione possono tuttora adottare misure restrittive, anche estemporanee”.
Allora, chiunque intenda viaggiare verso l’estero deve poi considerare “che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario”. La positività al coronavirus durante una vacanza ha conseguenze diverse a seconda del Paese in cui ci si trova ed è quindi un bene verificare le restrizioni in base alla propria destinazione.
Controllare la normativa del Paese di destinazione
Il primo consiglio, magari anche prima della partenza, per prevenire, è quello di controllare sempre con attenzione quale normativa sia vigente nel Paese in cui si è deciso di andare in vacanza. Se si rimane all’interno dei confini nazionali italiani, vale la regola per cui il soggetto positivo è tenuto all’isolamento.
Isolamento e precauzioni
L’isolamento, in tal caso, sarà di 7 giorni per chi è vaccinato con dose booster e per chi ha completato il ciclo vaccinale – due dosi – da non più di 120 giorni. Per tutti gli altri, l’isolamento è si allunga fino ai 10 giorni. Va da sé che l’isolamento finisce se, trascorsi i termini di 7 o 10 giorni, il tampone di controllo risulta negativo.
Un esempio: Il Regno Unito
Per quanto riguarda, invece, i viaggi in ogni altro Paese, come in parte anticipato, bisogna invece far riferimento alle regole sanitarie nazionali. Per fare un esempio, nel Regno Unito l’obbligo di isolamento per i soggetti positivi è caduto già dallo scorso febbraio, quindi, in tal caso, l’isolamento è qui una scelta discrezionale.
Assicurazioni per il Covid
Quasi tutti gli altri Stati contemplano ancora forme di isolamento in caso di positività, anche se modulate sulle eventuali vaccinazioni effettuate e sulla sintomaticità
Dato l’aumento dei casi Covid in tutto il mondo, diverse compagnie assicurative offrono ai propri clienti alcune polizze che coprono eventuali spese connesse all’insorgere della positività in vacanza