Nell’era in cui tutto è diventato digitale, dal lavoro alla spesa, i rapporti umani diventano sempre più difficili. E chi per natura è introverso e timido ha meno occasioni per socializzare e avere rapporti interpersonali diretti, senza la mediazione di uno schermo.
Nascondersi dietro una tastiera diventa per molti una soluzione, ma di certo non è quella ottimale. Ci si può inventare un personaggio, volare con la fantasia. Ma poi, la vita vera è fuori dallo schermo. Lo sa bene il nostro lettore, che vuole restare anonimo.
La timidezza
“Ho un piccolo problema. Sono un ragazzo molto timido e questa cosa mi blocca molto. Di conseguenza non so come approcciare con una ragazza…consigli?”
Problema diffuso
Caro lettore,
Mi fa piacere leggerti. Anche io da piccola ero una bambina e una ragazza timida. Non suscitavo interesse nei ragazzi, perché stavo in disparte, chiusa in me stessa. Di solito chi questi atteggiamenti viene etichettata come persone triste o che ha “poco da dire”.
Il realtà in ognuno di noi c è un mondo da scoprire, qualità, anche fossero solo una o due, uniche e che ci caratterizzano.
Il punto è che siamo impacciati e non ci facciamo conoscere.
Imparare a spostare l’attenzione
Siamo focalizzati più sull’altro e su cosa penserà di noi, piuttosto che su cosa vogliamo scoprire noi dell’altro o sul voler passare semplicemente un momento piacevole di conoscenza… indipendentemente da come andrà.
Nella fase iniziale della conoscenza, non pensare: “Le piacerò o non le piacerò? Ci conosceremo meglio o non mi darà la possibilità di farle capire chi sono veramente?”
Pensa semplicemente che vuoi conoscere una persona nuova. Da questa conoscenza potrebbe non succedere nulla perché non c’è una sintonia reciproca, come nascere un’amicizia o una storia d’amore. Ma deve succedere in maniera naturale.
Questo per dirti di non avvicinarti alle ragazze avendo delle aspettative o con la paura di un rifiuto.
Ma avvicinati pensando che hai voglia di conoscere qualcuno mostrandoti per quello che sei, anche se ti vedrà impacciato o timido o inizialmente emozionato.
Sono emozioni belle, non devi vergognarti di farle vedere. Se parti senza aspettative, il “ghiaccio” verrà rotto prima. Piano piano ti rilasserai e acquisterai fiducia in te stesso.
Devi prima di tutto essere consapevole delle cose belle che hai e del fatto che puoi piacere e che può essere interessante parlare con te. Ognuno di noi è unico e ha le sue peculiarità. La tua timidezza adesso fa nascondere quanto di bello e di interessante c’è in te, ma – così come non sarai timido con i tuoi familiari o con gli amici storici – vedrai che, iniziando a cambiare la prospettiva del primo approccio, ovvero non avendo l’aspettativa mirata, ma pensando solo alla conoscenza di un momento, le cose inizieranno a cambiare.
Ricordati sempre che ogni parola, se accompagnata da un sorriso (ovviamente se le circostanze lo permettono) ha più effetto. Se hai bisogno, sono qua tutte le volte che vorrai
Natascha