Lazio. Il livello scolastico e la preparazione generale degli studenti nella regione Lazio sembra essere davvero carente. Un primo dato su tutti: la dispersione scolastica implicita si attesta al 10,7%, di più rispetto alla media nazionale che si aggira intorno al 9,7%.
Lazio, il fallimento della scuola: italiano, inglese e matematica
Problemi diffusi in tutte le materie, italiano, inglese e, soprattutto, in matematica. Alle superiori circa il 50% degli studenti e delle studentesse non raggiunge un livello di conoscenze sufficiente. Dati sconvolgenti che emergono dai risultati degli Invalsi, quei test che sondano le competenze degli alunni attraverso questionari specifici. Le scuole sondate sono state, alle elementari, le II e le V, poi le III medie, le seconde superiori e infine i maturandi. Certo, i dati sono in miglioramento rispetto all’anno scorso, ma è inevitabile che didattica a distanza, lockdown e pandemia continuino a pesare gravemente sull’apprendimento dei più giovani. Ma andiamo per ordine.
Le scuole elementari
Iniziamo con i dati che provengono dalle scuole elementari: in seconda il 20% circa degli studenti e delle studentesse non raggiunge il livello 3, come riporta anche La Repubblica. Quando parliamo di livello 3, ci stiamo riferendo alle cosiddette competenze minime, per intenderci. In quinta la situazione in italiano migliora, ma peggiora quella in matematica, con quasi il 35% di ragazzi che non riesce a raggiungere l’apprendimento minino o sufficiente.
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La situazione alle scuole medie
In rialzo, complice la globalizzazione probabilmente, i test di inglese: non arrivano al livello A1 nel reading il 5% dei ragazzi, nel listening, invece, poco più del 10%. Ma dalla terza media i risultati si aggravano, e di molto: di fatto, oltre il 35% non raggiunge un livello accettabile di italiano, in matematica oltre il 40%. Per le lingue straniere e l’inglese, invece, alcuni giovani sono fermi all’A1, altri – una minima parte – e conoscono solo pochi vocaboli in lingua inglese.
Disastro alle superiori nelle principali materie
Per quanto concerne, ora, il capitolo superiori. Di certo, quello più tragico, considerato inoltre che i ragazzi sarebbe ad un passo dall’inserimento in società, nel mondo del lavoro o nelle università. Circa il 50% di ragazzi e ragazze che sia al secondo che all’ultimo anno non raggiunge le competenze minime in matematica.
Va male anche in inglese: circa il 58% non raggiunge il livello B2, livello con il quale bisognerebbe chiudere le superiori teoricamente. Di questi, una parte è ferma al B1, ma una fetta nemmeno lo raggiunge (reading). Nel listening si cala ancora: ad aver finito il liceo col B2 è appena il 38% secondo gli ultimi dati. La maggior parte dei giovani, nelle competenze linguistiche, è ferma tendenzialmente al livello A2.
Come va nelle altre regioni d’Italia
Situazione dir poco disastrosa. Come anticipato ad inizio articolo: il livello di dispersione scolastica implicita è al 10,7%, superiore alla media nazionale del 9,7%. Ma cosa significa? Si tratta del dato che indica, in percentuale, quanti studenti, a diploma preso, non hanno le competenze necessarie per entrare nel mondo del lavoro e dell’università.
Dati in miglioramento, ma non bas
Nel 2019 la dispersione scolastica nel Lazio sfiorava il 9%, l’anno scorso è peggiorata, ora c’è uno spiraglio di ripresa, ma il dato non è per nulla positivo. Con la scuola si dovrebbe giocare sempre al rialzo. Situazioni peggiori della regione Lazio ci sono però: in Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Meglio al nord: Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Veneto e Friuli-Venezia Giulia la dispersione implicita è sotto al 5%.