Dopo quanto accaduto sulla Marmolada, l’apprensione per le tragedie legate ai fenomeni naturali cresce. Non fa eccezione il rischio Tsunami che — complici le terribili immagini di quanto avvenuto in Giappone 2011 nell’Oceano Indiano nel 2004 — torna a far sentire la sua pericolosità.
L’aumento di questi eventi avversi è determinato anche dall’incedere del cambiamento climatico che ne rappresenta una diretta conseguenza. Ancora una volta non va dimenticato che il progressivo ed inesorabile scioglimento dei ghiacciai ha fatto sì che sì che il livello del mare si innalzasse.
Alle luce di ciò, essere consapevoli dei cambiamenti in atto — le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti — ed agire per arginarne le conseguenze è doveroso. Non solo per noi ma forse, e soprattutto, per le generazioni future.
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Mar Mediterraneo a rischio Tsunami?
Il Pacific Tsunami Warning Centre dell’Unesco dal 2004 ad oggi, ha rilevato una media di 7 fenomeni all’anno per un totale di 125 tsunami. Dati che destano una certa apprensione se si considera che un mare finora non a rischio è entrato invece nell’alveo di questa inquietante possibilità.
Stiamo parlando del Mar Mediterraneo che, alla luce de dati, ha una probabilità pari al 100% che si verifichi un fenomeno naturale di questa portata. Ma cerchiamo di capire meglio come stanno le cose.
L’allarme dell’Unesco
A far scattare l’allarme per il rischio Tsunami l’Unesco. A fronte della possibilità, tutt’altro che remota, sarà proprio l’Ente che durante la prossima conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano a Lisbona dal condividerà un programma per l”intero pianeta. Così facendo, le località sulle coste possono prepararsi nel caso is verificasse quest’eventualità.
Come accennato, la percentuale che nei prossimi 30 anni un simile fenomeno possa verificarsi sulle coste del Mediterraneo è pari al 100%. Le città che potrebbero essere colpite, con un’onda che avrà un’altezza superiore ad un metro, sono Alessandria, Instanbul, Marsiglia e altre 40 località. Nessuna città italiana è direttamente citata.