Le acque di Ardea non sono inquinate. L’amministrazione comunale comunica i risultati dei prelievi effettuali nei mesi di giugno e di luglio e mette così fine alle polemiche dei giorni scorsi – che avevano provocato allarme tra i bagnanti – suscitate dalle numerose segnalazioni arrivate sia agli organi di stampa che ad alcuni politici locali, tra i quali Walter Giustini di Patriae, il quale aveva duramente contestato le affermazioni del neo assessore all’Ambiente Roberto Matricardi in merito alla qualità dell’acqua e della spiaggia di Ardea. “In attesa dei risultati di Arpa – fanno sapere da via Garibaldi – riportiamo quelli delle ultime analisi fatte al depuratore comunale di Ardea di via Bergamo, gestito da Idrica, a partire dallo scorso 5 giugno. Da queste si evince come tutti i valori dell’impianto siano al di sotto dei limiti stabiliti dalle norme. Le analisi sono state fatte dal laboratorio Aedes di Ariccia accreditato all’ente unico nazionale Accredia”. Sia sulle “analisi istantanee” di giugno che sulle “analisi media 24 ore” di giugno e di luglio, così come nella “analisi ricerca sostanze pericolose” il risultato è “Il campione di acqua analizzato, per i parametri determinati, rientra nei limiti di legge”.
“L’impressione che l’acqua possa essere sporca è effettivamente dovuta alla fioritura di alghe, fenomeno frequente quando le temperature sono molto alte”, concludono dal Comune. Una buona notizia per i bagnanti, che possono quindi tuffarsi senza paura di contrarre dermatiti o gastroenteriti. Ovviamente resta il divieto in prossimità dei fossi, dove invece l’inquinamento è presente.
I risultati forniti dall’Arpa non discostano di molto. E’ emerso che di tutti i prelievi effettuati nei giorni scorsi il solo punto di prelievo numero 268 (da 250 metri a destra della foce del Fosso della Moletta), ha evidenziato per il parametro degli enterococchi intestinali “il superamento dei valori limite per un singolo campione” rispetto a quanto previsto dall’allegato A del decreto interministeriale del 30 marzo 2010. Il valore riscontrato è di 340 Ufc (Unità formanti colonie) per 100ml. “Si tratta di una misura cautelativa in attesa di ulteriori riscontri. Proprio oggi Arpa è venuta sul territorio per fare un secondo campionamento il cui esito sarà reso noto nei prossimi giorni e che confermerà o smentirà il precedente prelievo”, ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Roberto Matricardi. La zona da dichiarare come soggetta a “inquinamento di breve durata” secondo l’Arpa è da 250 metri a sinistra del Canale Biffi a 250 metri a destra del Fosso della Moletta. Per sinistra si intende volgendo le spalle alle acque marine. “Abbiamo avuto la conferma da parte di Arpa che per gli altri prelievi fatti si è trattato di una semplice fioritura algale mentre in quella fascia di territorio oltre il fosso della Moletta c’è stato un aumento degli enterococchi intestinali. Ora la seconda analisi dell’Arpa ci consentirà di stabilire la permanenza o meno del divieto. Ho comunque parlato con il comandante della polizia locale e abbiamo concordato l’allestimento di una squadra che andrà a effettuare un controllo con i tecnici Arpa selle eventuali presenze degli scarichi abusivi lungo i fossi posti sotto i riflettori dell’agenzia regionale, cioè il Fosso Biffi e il Fosso della Moletta”, ha continuato Matricardi. “Invito i cittadini, come già ho fatto, a presentarci denunce circostanziate di eventuali casi di inquinamento in modo tale da poter agire in maniera fattiva – ha concluso l’assessore – Rimangono le indicazioni di buonsenso per vivere al meglio il mare, e quindi di non farsi il bagno alle foci dei Fossi o nelle loro prossimità”.
Arianna Azzurra Achille