Una vicenda che ha dell’incredibile, degna di un film, se non fosse che sia realmente accaduta. Siamo a Roma, in via Flaubert, nel quartiere Primavalle. Qui un appartamento sito al secondo piano di un palazzo viene velocemente avvolto dalle fiamme.
Ad appiccare il rogo una donna, F.S, nonché la proprietaria di casa che circa un’ora prima dei fatti si era recata al distributore di benzina con una tanica che aveva poi usata per incendiare l’appartamento. Fermata dagli agenti di polizia intervenuti, la donna ha ammesso la propria responsabilità.
Litiga con il figlio e dà fuoco alla casa: i fatti
I fatti risalgono al 21 ottobre del 2018, una giornata apparentemente tranquilla e come tutte le altre se non fosse che nel tardo pomeriggio qualcosa è cambiato. Una vicina, allertata dal fumo che usciva dalla porta di un appartamento al secondo piano, ha fatto scattare l’allarme chiamando i Vigili del Fuoco. Intervenuta poi anche una volante e un’autoradio della Polizia. A causa dell’accaduto, tutti i condomini dell’appartamento di Via Flaubert 71 si erano riversati in strada legittimamente spaventati.
All’appello però mancava una persona: Matteo, il figlio della proprietaria dell’appartamento andato a fuoco che — tossendo, a causa dell’inalazione del fumo — stava cercando di uscire dall’edificio. È stato proprio ad avvisare gli agenti che la madre si trovava fuori con gli altri residenti.
La confessione
I poliziotti hanno poi raggiunto la donna in quanto volevano approfondire l’accaduto. La signora ha quel punto ha confessato di esser stata lei, volutamente, l’artefice dei fatti. Il motivo? La rabbia a seguito dell’ennesima lite con il figlio 27enne, come la stessa donna ha poi raccontato in commissariato di Primavalle.
Dopo la lite la donna ha confessato di essersi recata con una tanica bianca — poi lasciata sul pianerottolo e sequestrata dagli agenti — al primo distributore, di averla riempita e di essere poi tornata a casa. Qui ha versato il liquido infiammabile sul divano e sul salotto, appiccando poi il fuoco con un accendino ed andando infine a confondersi con gli allarmati residenti.
Il processo
Elemento di prova nel processo, come detto, la tanica bianca è stata poi sequestrata. Il dibattimento è tuttora in corso e la donna è accusata di danneggiamento seguito da incendio. Ascoltata dalle forze dell’ordine anche la vicina che vedendo il fumo uscire dall’appartamento aveva allertato i soccorsi.