Roma. I Vigili Urbani sarebbero stati spiati nel corso delle ultime settimane. Come? Con una cimice alla 007 nascosta in ufficio, precisamente sotto la scrivania. Uno strumento di rilevamento abbastanza potente in grado di captare tutto quello che è stato detto all’interno dei quel luogo. La notizia è riportata oggi dal quotidiano online Leggo.it.
Una cimice nel Comando dei Vigili di Roma
Il caso è scoppiato al VI Gruppo Torri della Polizia Municipale di Roma, più precisamente dalla squadra amministrativa, che si occupa di controllare le licenze commerciali, di effettuare i sopralluoghi nei locali e anche di verificare gli abusi edilizi nel quartiere di Tor Bella Monaca, un quartiere notoriamente difficile della Capitale.
Leggi anche: Tor Bella Monaca: 61enne evade i domiciliari per… comprare la droga
La scoperta casuale del dispositivo
La scoperta della microspia da parte dei caschi bianchi è avvenuta per caso. Proprio nei giorni scorsi, infatti, un agente stava ascoltato un po’ di musica alla radio, durante il servizio.
Quando all’improvviso ha sentito delle strane interferenze tra una parola e l’altra della canzone in onda in quel momento. In particolare, due voci che si sono sovrapposte alla trasmissione radiofonica e perfettamente riconoscibili: erano le voci dei suoi colleghi, nell’ufficio accanto al suo che proprio in quel momento stavano conversando.
Le ipotesi al vaglio
Una volta avviate le ricerche, la cimice è stata ritrovata fissata sotto una scrivania: una trasmittente perfettamente in funzione, e anche molto potente, non di certo un giocattolo. Le trasmissioni mandavano di continuo qualche informazione venisse proferita dagli agenti in quel luogo.
Ora, il dispositivo è stato sequestrata dal comandante del Gruppo e sono in corso indagini per accertarne la provenienza. Non si esclude che possa essere stata la Polizia stessa. Tra le ipotesi più accreditate, c’è quella di una indagine per reati contro la pubblica amministrazione con i vigili urbani dell’ufficio sotto la lente degli inquirenti