Hanno fatto il possibile i Vigili del Fuoco, quelli che sono intervenuti per domare le fiamme e l’incendio divampato nell‘impianto di Malagrotta. Hanno lavorato giorno e notte e sono stati oltre 50 gli uomini impegnati per bonificare e mettere in sicurezza l’intera area, lì dove il fuoco aveva avvolto due capannoni adibiti al trattamento di plastica e carta. E ora sono proprio loro, i ‘protagonisti’ e gli ‘eroi’ a parlare perché è da tempo che, come FP CGIL VVF di Roma, denunciamo ai vertici del Dipartimento e del Corpo Nazionale la carenza di personale e di mezzi nella Capitale. Ora che la ‘stagione’ degli incendi è iniziata la situazione si fa ancora più drammatica e rischiosa.
Incendio Malagrotta e la ‘denuncia’ dei Vigili del Fuoco
“L’incendio del TMB di Malagrotta è un’ amara conferma della fondatezza dei nostri timori e preoccupazioni” – spiegano i Vigili del Fuoco di Roma. “Le operazioni di spegnimento del rogo divampato mercoledì pomeriggio, hanno coinvolto diverse squadre di pompieri anche con il supporto di personale inviato dalle regioni limitrofe dei Comandi di Napoli, Firenze, L’Aquila, Terni e Ascoli Piceno.
Oltre al disastro ambientale, l’esposizione prolungata dei vigili del fuoco a sostanze tossiche e nocive prodotte dall’incendio, rappresenta un grave rischio per la salute di cittadini e per gli operatori”.
Al disastro di Malagrotta, inoltre, bisogna aggiungere che la stagione degli incendi boschivi è, purtroppo, appena iniziata e i Vigili del Fuoco stanno sostenendo dei ritmi difficili.
” Il turn over ormai esaurito, potrebbe comportare l’inevitabile rischio di aumento degli infortuni sul lavoro ed un fisiologico calo e ritardo nelle risposte alle richieste di soccorso della cittadinanza”. Da qui, quindi la richiesta al Ministro dell’Interno, al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, al Capo del CNVVF e al Prefetto di Roma affinché intervengano per assegnare mezzi e personale, anche’ in deroga alle vigenti disposizioni previste per il Comando dei Vigili del Fuoco di Roma. Affinché il lavoro non sia più così logorante, ma diventi idoneo e riesca a rispondere alle numerose richieste di soccorso alla città di Roma e alla sua provincia.