Roma. Ha tirato fuori la pistola e ha iniziato a minacciarlo senza remore, prima mostrandogliela sotto il bancone e poi aggiungendo qualche ingiuria. La vittima era il barista di un locale che si è visto puntato il ”ferro” direttamente alla testa da parte di un avventore del suo locale. Il motivo lascia di stucco: una banale discussione al bancone. Ora, l’aggressore finito in manette, un uomo 36enne che poi ha rivelato l’inganno: una pistola giocattolo priva del tappo rosso.
La dinamica delle minacce
Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì scorso, 15 giugno. Il titolare di un bar nella zona di Torre Argentina intorno alle 19.00 ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine subito dopo essere stato minacciato nel suo locale. Ha raccontato di un uomo che lo aveva minacciato durante il suo lavoro. Dopo qualche minuti, poi, sono arrivati gli agenti nel locale, dove hanno appreso il resoconto della vittima.
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Le minace per futili motivi
Stando al racconto del commerciante, l’uomo aveva iniziato una discussione per futili motivi e all’improvviso. Non si conoscono bene le motivazioni, ma solamente la grande paura da parte della vittima che ha visto tirare fuori l’arma dentro al suo locale. Tuttavia, però, come si è scoperto successivamente, l’arma era solamente un giocattolo privato del tappo rosso.
L’arresto poco dopo
Gli agenti hanno ritrovato l’aggressore poco dopo, nei pressi del quartiere: Nello zaino aveva ancora la pistola giocattolo della minaccia oltre ad un coltellino. Un 36enne di nazionalità albanese con un decreto di espulsione sulle spalle: ora è in arresto per tentata rapina e possesso di oggetti atti ad offendere (coltello).