‘Non meriti amore, devi morire o passare il resto dei tuoi giorni sola come un cane o in un letto di ospedale’. Queste le atroci parole che un uomo fiorentino di 43 anni rivolgeva alla sua ex fidanzata, alla quale poco prima avrebbe promesso amore eterno.
L’uomo non riusciva ad accettare la fine della relazione con la donna ed ha pensato bene di perseguitarla: continui messaggi, minacce ed atteggiamenti a dir poco morbosi. La donna ha denunciato tutto ma alla fine lo stalker che soffre di agorafobia è stato assolto
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Perseguita l’ex e la minaccia: i fatti
Un vero e proprio incubo quello vissuto dalla donna che inizialmente aveva sopportato le molestie dell’ex. Quest’ultimo però non demordeva e continuava a tempestarla di chiamate, messaggi e minacce. Inviandole anche dei video in pose erotiche o fetish. Il tutto è andato avanti per ben due anni.
Il comportamento ossessivo dell’uomo aveva indotto nell’ex uno stato di ansia e timore per la propria incolumità ma non solo. Come confermato anche da Repubblica, l’uomo si mostrava ‘geloso e possessivo’, ‘accusando falsamente la donna di averla tradito’. Come se non bastasse usava i social per intimidirla, gli diceva che sarebbe andato sotto casa sua per ‘vendicarsi’ e per minacciare di morte anche il suo nuovo compagno.
La denuncia e l’indagine
La situazione era diventata davvero insostenibile e la donna ha denunciato tutto. L’indagine è arrivata alla Procura e poi c’è stato il processo con rito abbreviato. Al termine dell’udienza il giudice Angelo Giannetti ha assolto l’uomo che è affetto da agorafobia, patologia psicologica che non fa uscire di casa evitando anche i luoghi pubblici.
La sentenza
Una sentenza che rimane inspiegabile anche per l’avvocato di parte civile Angelo Minghelli che, come confermato da Repubblica, afferma: ‘Non posso nascondere le mie perplessità davanti ad una sentenza che non riesco a spiegarmi. Se anche si fosse ritenuto non sussistere il reato di stalking, le molestie reiterato e continuative o le minacce erano pienamente realizzate e credo meritassero una sanzione’, conclude l’avvocato.