Caricabatterie universale. Dopo anni di richieste e discussioni, l’idea è diventata realtà. A comunicarlo via social la Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo (Imco).
Via libera dunque al caricatore unico di tipo Usbc per smartphone, tablet e tutti gli altri device nell’Unione Europea. Le nuove regole riguarderanno tutti i dispositivi elettronici a prescindere dal loro brand di appartenenza.
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Caricatore Universale, trovato l’accordo: la normativa
Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno trovato l’accordo sulla direttiva che imporrà a tutti i produttori di offrire ai clienti un caricabatterie universale per telefonini, tablet e ogni altro apparecchio elettronico. Così facendo, gli utenti non saranno obbligati a comperare un diverso caricatore per ogni nuovo apparecchio acquistato.
Il fine del provvedimento è anche quello di ridurre la quantità di rifiuti elettronici che viene prodotta ogni anno, come testimonia la separazione delle vendite dei caricatori da quella dei dispositivi.
La richiesta non è nuove alle aule di Bruxelles, infatti, era già da diverso tempo che il Parlamento e l’Imco chiedevano una soluzione comune per i caricatori, invitando più volte la Commissione europea ad agire.
I dissensi
In merito, la norma segna una sconfitta per il colosso Apple che ha un diverso caricatore per i suoi Iphone e per alcuni Ipad. Infatti l’azienda ed alcune associazioni di consumatori si sono battute strenuamente per l’adozione di uno standard unico.
Alla fine ha però prevalso la linea opposta. Va anche detto che il decreto introduce una tecnologia di ricarica rapida armonizzata così da permettere agli utenti di caricare i propri device alla stessa velocità con qualsiasi caricabatterie.
Quando sarà attivo
Infine, come ha annunciato il parlamento europeo, la nuova norma prevede l’adozione del caricabatterie universale entro l’autunno del 2024. Clausola questa che però non è valida per i computer portatili, per i quali l’adozione del caricabatterie universale è rinviata a 40 mesi dall’adozione.