È indubbio che la pandemia abbia davvero segnato la vita di ognuno di noi. Nel corso di questi due anni molte cose sono cambiate, a tal punto che si è iniziato a ragionare secondo le categorie di un ‘pre-pandemia’ e di un ‘post pandemia’, come se il Coronavirus — in un certo qual modo — fungesse da spartiacque.
Com’è noto, per le attività commerciali — ma non solo — l’inizio non è stato semplice. Ma ora, si inizia a risalire piano piano la china. In questa direzione una notizia positiva ci viene offerta dai numeri, i quali testimoniano che dopo il record di incassi registrato negli ultimi tre mesi, la voglia di ripartire non si ferma.
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Roma, è boom di nuove aperture
Un desiderio che trova manifestazione concreta nell’apertura di nuove attività. Basti pensare che a partire da aprile sono stati 250 coloro che hanno depositato la richiesta o acquistato le mura per le attività di nuova apertura.
Un segnale senz’altro positivo, come afferma al Messaggero anche Claudio Pica, presidente della Fiepet Confesercenti Roma: ‘È il primo vero segnale di uscita dalla crisi Covid. Ora però arriva la parte più delicata perché ai nuovi titolari, soprattutto del centro, chiedere di mantenere un certo standard di qualità sul menù’.
Una graduale ripresa che, almeno in un certo senso, arriva come un positivo fulmine a ciel sereno: ‘Ci aspettavamo una inversione di tendenza ma non in tempi così stretti. I prossimi mesi saranno determinanti per l’uscita definitiva dalla crisi’, aggiunge Pica. In questa direzione una marcia in più è senz’altro rappresentata da importanti eventi come l’Expo 2030 e il Giubileo.
I quartieri e il ruolo del turismo
Ma dove sorgeranno le nuove attività? Il vero e proprio boom di richieste riguarderà in massima parte il centro storico e nelle fattispecie, Piazza di Spagna e il Pantheon. A seguire, i quartieri maggiormente papabili sono: Parioli, Prati e San Giovanni.
Insomma, sono in arrivo per la Capitale delle belle ed importanti novità. In questo senso, una bella mano è offerta anche dal turismo. Infatti dei buoni incassi si sono registrati sia a partire dal periodo pasquale sia in occasione dell’appena trascorso ponte del 2 giugno, quando molti ristoranti hanno registrato il tutto esaurito. Un chiaro e inequivocabile segnale di ripresa che testimonia la voglia di ripartire più forti di prima.