“Questione greca? Tsipras grande attore, ma Europa rigorista non produce effetti. Ostia? Relazione di Gabrielli non mi sorprende, usciranno fuori tante altre cose”.
Stefano Esposito, senatore del Partito Democratico, commissario del Pd a Ostia, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Diversi i temi toccati da Esposito nel corso dell’intervista.
Sulla Grecia: “Bisogna vedere quali sono i termini dell’accordo, se è stato trovato presumo che abbia basi abbastanza vicine a quelle che erano le richieste degli altri Paesi, concedendo qualcosa alla Grecia, che con il referendum non ha fatto un grande affare. Non è bella l’idea secondo la quale all’interno di un contesto come quello dell’Unione Europea, qualcuno non avendo mai rispettato le regole decide di fare un referendum per risolvere il tutto. La Grecia va aiutata, ma non è che loro negli ultimi anni abbiano dimostrato una grande capacità di tenere in ordine i conti del loro stato. E’ comunque del tutto inaccettabile una Europa con una logica rigorista che non produce gli effetti che qualcuno immaginava. Tsipras? E’ un grandissimo attore, ma non è con le battute che si risolvono i problemi. La logica del più furbo non mi è mai piaciuta e non la sosterrò mai”.
Su Ostia: “La relazione di Gabrielli non mi ha sorpreso, perché in questi mesi l’ho detto e l’ho ripetuto, anche sfottuto dai soliti soloni. A Ostia c’è un problema che va oltre mafia capitale. Risulta evidente che sul litorale c’è una presenza forte e pervasiva di associazioni criminali. A Ostia la situazione è così perché per troppo tempo si è stati un po’ distratti. Sul dirigente del municipio di Ostia che girava col pass di Fasciani: non mi sorprende neanche questo dettaglio, che già conoscevo. C’è un sistema, quando c’è un sistema che utilizza la cosa pubblica per gli affari privati non c’è da stupirsi di nulla, anzi se ne scopriranno molte altre di cose clamorose. Vedrete quando parleremo di concessioni balneari: là ho visto cose che voi umani non potrete immaginare. Bisogna leggere attentamente la parte che riguarda Mauro Balini, che io ho sempre chiamato in causa, a livello politico, ovviamente. E la stessa cosa riguarda il presidente di Assobalernari. Non si crea quella situazione, non si costruisce un lungomuro, senza la complicità e la responsabilità politica delle associazioni dei balneari. Se poi andiamo a vedere a chi sono intestate queste concessioni, scopriamo che alcune famiglie ne fanno incetta. Il business delle concessioni è un business mica da ridere. E il commissariamento di Ostia rende anche giustizia a quelli che hanno provato a combattere questo clima. Ci sono tante persone a libro paga di un sistema in quel di Ostia. La stampa? Faccio politica da tanti anni, per la prima volta a Ostia ho smesso di parlare con alcuni giornalisti, cosa che non mi era mai successa. C’è un evidente sostegno verso certe associazioni, come se alcuni giornalisti ne fossero dipendenti. Hanno attaccato immediatamente chi è andato ad Ostia a fare un certo lavoro. Hanno attaccato Sabella perché aveva la pistola, Silvia Decina perché ha risposto a una telefonata. Ogni persona che si è messa a lavorare su Ostia è stata bersaglio di un finto associazionismo antimafia”.
Su Marino: “Non capisco perché tanti giornalisti continuino a prenderlo di mira. C’è chi dice che sia onesto, ma che l’onestà non basta. E se fosse stato disonesto allora cosa avrebbero scritto? Ignazio Marino potrà avere tutti i limiti di questo mondo, ma non esiste mandrake, che a Roma arriva e risolve tutti i problemi in poco tempo. Senza un radicale cambiamento nessun sindaco, nemmeno il migliore possibile, potrà raggiungere gli obiettivi necessari. Io dico che per un primo bilancio bisogna attendere il 2018. Continuare ora a volere le dimissioni di Marino solo perché lo si ritiene non amato dai romani mi sembra veramente insopportabile. Non ho la pretesa di conoscere il sentimento dei romani, ma quando Marino va a qualche appuntamento pubblico riceve sostegno. Non potremmo lasciarlo operare, misurandolo giorno dopo giorno, a partire dal fatto che questa città ha una certezza, e cioè che il Sindaco è una persona onesta?”.
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Stefano Esposito (PD): “Ad Ostia finto associazionismo antimafia”
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