Hanno tentato di raggirare un’anziana a Tivoli qualificandosi come operatori di una nota azienda di fornitura elettrica. Lei però, un’anziana signora del posto, è riuscita a lanciare l’allarme consentendo alla Polizia di arrivare tempestivamente sul posto. E adesso sull’operato di un 29enne e di un 21enne, entrambi denunciati in stato di libertà, sono in corso ulteriori accertamenti. Al momento sono accusati di tentativo di truffa e di violenza privata.
Truffa degli operatori dell’azienda elettrica a Tivoli
Questi i fatti. Gli indagati, accompagnati da una terza persona, si sono presentati alla signora come operatori di una nota azienda di fornitura elettrica. A quel punto mostrando un tesserino apposto sulla giacca e, asserendo di avere la necessità di dover fare un aggiornamento al suo contatore e di doversi sedere per compilare la modulistica, hanno indotto la signora a farli entrare in casa.
Alla richiesta di esibizione di un suo documento di riconoscimento per compilare un modulo di adesione per la fornitura di energia con condizioni economiche in offerta, la signora, spaventata dalla loro insistenza e preoccupata per la sua incolumità, ha invitato più volte le due persone a uscire dall’abitazione, in quanto non intenzionata a firmare quanto proposto.
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L’intervento dei vicini di casa
Ciò nonostante, incuranti dei ripetuti inviti, i due uomini sono rimasti in casa continuando a compilare la modulistica. A quel punto, terrorizzata dall’insistenza dei due, la signora ha iniziato ad urlare a gran voce e le sue grida non sono passate inosservate ai suoi vicini, che sono intervenuti e hanno richiesto l’intervento della Polizia di Tivoli. Ciò dimostra quanto, per la prevenzione di reati particolarmente odiosi come le truffe agli anziani, possa essere importante non girarsi mai dall’altra parte e saper fare rete, a tutela delle persone più deboli.
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Sequestrati i documenti
Ad ogni modo gli agenti hanno quindi sequestrato la modulistica parzialmente compilata dai due indagati che risultava anche sottoscritta nella parte riservata al cliente. Presso gli Uffici del Commissariato la signora denunciava quanto accaduto riferendo di non aver mai apposto quella firma.