Si sa che la vita di Gianluca Vacchi giri attorno al lusso e al comfort. Yatch, ville, Ferrari, vacanze da sogno, ristoranti stellati. Questo non è mai stato nascosto, anzi. La sua carriera si basa proprio sull’ostentazione della sua ricchezza. Dietro di lui c’è sempre qualcuno. Autista, cameriere, colf, tata, cuoco, tutti che lavorano solo ed esclusivamente per lui. Sembrerebbe però che dietro tutta la felicità di “Mr. Enjoy”, si nasconda tantissima ingiustizia ai danni di altre persone.
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Le accuse della colf di Gianluca Vacchi
La colf, 44 anni, filippina, ha descritto il suo tempo passato a lavoro con l’influencer un inferno. “Turni di lavoro da venti ore. Straordinari non pagati. Niente giorni di ferie. Niente giorno di riposo”. Il tutto all’interno di una situazione in casa pesante. Se non si andava a tempo su TikTok “si doveva assistere a una sfuriata, pesante, del capo”. Se non si veniva bene in video, automaticamente, la giornata era rovinata. Come riporta Repubblica, ci sono alcuni audio, che custodisce il giornale, in cui “Gianluca Vacchi inveisce contro i suoi lavoratori usando toni molto accesi”. Questo poteva accadere anche solo “perché gli occhiali da sole non erano puliti bene” o “perché in valigia mancavano le punture di testosterone”. Secondo quanto riportato dalla donna, il lavoro era diventato un incubo e non poteva più continuare.
Le vacanze in Sardegna con Gianluca Vacchi
Sempre la colf, a Repubblica, ha raccontato che le vacanze in Sardegna erano “una tortura“. Ha parlato di turni di lavoro che iniziavano alle 10 del mattino e finivano alle 5. Di orari insostenibili e “richieste folli”. Sembrerebbe anche che l’influencer avesse deciso di teorizzare la possibilità di multare i suoi dipendenti. “Chi dimentica un suo effetto personale dovrà togliere 100 euro dalla busta paga”.
La denuncia della colf
La colf chiede che le siano riconosciuti 70mila euro, tra straordinari e tfr non pagati. Ha lavorato dal 25 Maggio 2017 al 10 Dicembre 2020. Il contratto che ha firmato, dice, prevedeva un turno di neanche sei ore per sei giorni a settimana. A Novembre sarà il tribunale ad accogliere o meno le doglianze dell’ex filippina di Vacchi.