Pomezia. La quiete dopo la tempesta. È arrivata ieri la sentenza che ha dato ragione, su tutta la linea, al sindaco pometino Adriano Zuccalà. Come in molti ricorderanno, l’annosa questione ruotava attorno alla gara d’appalto per la gestione dei rifiuti in città.
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Appalto rifiuti a Pomezia: la decisione del TAR
Dopo l’annullamento deciso dal Comune, con il conseguente e alquanto ovvio ricorso presentato dalla società vincitrice Etambiente S.p.A ecco che la vicenda si conclude, almeno per il momento, in maniera positiva per l’amministrazione pometina. Infatti, come anticipato all’inizio, la sentenza del Tar del Lazio ha dato ragione al Primo Cittadino Adriano Zuccalà. “Improcedibile, inammissibile e infondato” sono i termini con cui il giudice ha qualificato il ricorso presentato dalla società toscana, bocciando così le speranze di vedersi assegnare l’appalto. Al momento non ci sono commenti da parte della società ricorrente.
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Il commento del primo cittadino
Commenti che, al contrario, fa il Primo cittadino di Pomezia. Il sindaco Adriano Zuccalà non si è fatto attendere, ecco le sue parole. ‘Una sentenza che mi riempie di gioia e che conferma la correttezza del nostro operato. Il ricorso presentato è stato infatti dichiarato dai giudici improcedibile, inammissibile e infondato, andando a confermare che le valutazioni fatte dal Dirigente e dalla Giunta Comunale erano corrette e indirizzate verso l’interesse della collettività.
E poi aggiunge: ‘Voglio ringraziare il Dirigente dell’Ambiente Renato Curci e i legali Leoncilli e D’angelo, ognuno di loro ha lavorato senza sosta per difendere le ragioni dell’Ente’. Infine, un riferimento all’altrettanto spinosa e calda questione del termovalorizzatore voluto da Gualtieri a Santa Palomba: ‘Adesso proseguiamo spediti verso l’80% di raccolta differenziata porta a porta e scongiuriamo l’ipotesi dell’inceneritore alle nostre porte!’, conclude Zuccalà.